Quasi tutti gli appassionati di Poker ne hanno almeno un set a casa, ma pochi conoscono la storia delle chips da Poker. Scopriamola insieme.
È nato prima il Poker o la chips da Poker?
In questo caso non si tratta di paradosso e vi è una risposta ben precisa: il Poker.
Sebbene il Poker sia infatti un gioco piuttosto vecchio (si pensa sia nato nel ‘600), le chips da Poker sono state create in tempi più recenti.
Fino al XIX secolo queste infatti non esistevano. I giocatori tenevano conto delle puntate usando gli oggetti più disparati: pepite d’oro, gioielli, orologi o più in generale qualsiasi oggetti di valore che potesse stare sul tavolo.
La nascita delle prime chips
È facile intuire quale fosse il problema principale delle sale da gioco: la standardizzazione delle puntate.
Non è infatti così semplice stimare in modo accurato il valore di un orologio o di una collana in grammi d’oro, specie se si è nel mezzo di una mano di Poker.
Fu così che si pensò alla creazione di una “moneta” dal valore unico, che veniva garantito e distribuito dalle case da gioco stesse. Siamo nei primi anni del ‘900 ed è così che nacque la chip da gioco.
Il problema principale: la contraffazione
Sebbene le prime chips resero più giocabili e gradevoli le partite di Poker, queste iniziarono presto a venire contraffatte.
Ai tempi queste erano infatti semplici gettoni, in genere fatti di avorio od ossa e molto semplici da replicare.
Le case da gioco iniziarono così a personalizzare sempre di più le proprie chips, con incisioni sempre più dettagliate. Fu proprio per questo motivo che si passò ad un materiale più malleabile, che ancora oggi è il più diffuso: l’argilla.
Nel tempo sia i contraffattori che i casino hanno migliorato i loro prodotti e al giorno d’oggi quasi tutte le chips sono dotate di numeri di serie e micro-chip al loro interno, che ne rendono quasi impossibile la replica non autorizzata.
Le chips da Poker hanno così una storia ormai centenaria, ma sono senza dubbio ancora lontane dal loro declino.
