COME AFFRONTARE UN DOWNSWING

Se si ha intenzione di giocare a Poker con una certa regolarità, prima o poi sarà inevitabile fare i conti con un downswing. Ecco qualche consiglio per affrontare al meglio questi momenti difficili.

 

Gli effetti di un downswing
Il Poker è un gioco a varianza molto elevata e di conseguenza i periodi di bad run possono essere frequenti e talvolta piuttosto lunghi.

Questi momenti sono in genere accomunati da diversi fattori:
- perdita di fiducia in sè stessi
- tilt frequenti
- stress

In queste condizioni è molto difficile mantenere alta la qualità del proprio gioco e gli errori diventano più frequenti.

Si può quindi dire che se non si è muniti di un mindset eccezionale, durante un downswing il proprio win rate atteso al tavolo tende ad abbassarsi.

Esistono diverse strategie per limitare i danni e risolvere il problema, vediamone alcune.

Stop Loss
Uno “Stop Loss” è una cifra da tenere in mente, persa la quale ci si obbliga a chiudere i tavoli ed interrompere il gioco.

L’obbiettivo è quello di limitare i danni del tilt. Siccome quando questo appare è difficile intervenire, ci si “obbliga” a fermarsi quando si creano le condizioni ideali per farlo scatenare: in questo caso quando si perde un certo numero di buy-ins.

Gli Stop Loss possono essere fissati sia per singola sessione che giornata di gioco ed il loro ammontare dipende in primo luogo dal proprio bankroll e dalla solidità del proprio mindset.

Alcuni giocatori si sentono a proprio agio anche dopo avere perso 5 buy-in nell’arco di un’ora, mentre il mindset di altri potrebbe già vacillare dopo i primi 2.

Impostarsi una strategia di Stop Loss è particolarmente importante quando ci si approccia al grinding per la prima volta, in quanto ancora non si conoscono le proprie reazioni agli effetti della varianza negativa che spesso si rivelano inaspettate.

Sessioni brevi e “proteggere” la vincita
Il Poker è un’attività piuttosto stressante se fatta con l’obbiettivo principale di fare profitto, ancora di più quando si è in un periodo negativo.

A causa del tilt, è difficile in questi momenti mantenere lucidità per lunghi archi di tempo ed in genere dimunuire la durata media delle proprie sessioni offre grandi benefici.

Se ci si sente nervosi o deconcentarti è quindi meglio fare una serie di piccole sessioni piuttosto che una lunga sessione-fiume.

In caso di downswings piuttosto lunghi può essere utile anche “proteggere” le proprie sessioni vincenti e fermarsi dopo avere vinto un paio di stack. Può infatti essere piuttosto demoralizzante vedere una serie di sessioni in rosso e chiuderne anche solo una in positivo (per quanto breve) può avere grossi benefici sulla fiducia in sè stessi.


Level down preventivo
A volte i downswings possono essere così pesanti da arrivare persino a minacciare il proprio bankroll.

Se ci si trovasse nella situazione di sentire ogni buy-in perso più del dovuto, fare un temporaneo level down è in genere meglio che aspettare l’inevitabile ed essere obbligati a farlo.

Ciò fornisce al level down un arco temporale ben definito e si rimane consapevoli di poter tornare al limite superiore in qualsiasi momento.

In questo modo sarà anche possibile limitare i danni del tilt, ritrovandosi a giocare per cifre più basse a quelle cui si è abituati e contro avversari mediamente più deboli.

Prendersi una pausa
Se proprio nulla sembra funzionare, di solito ciò che serve è una pausa di qualche tempo dal Poker in generale.

Può infatti capitare di accumulare così tanto stress che ogni rimedio diviene vano. In questo caso l’unica soluzione è eliminare dalla propria routine le situazioni più stressanti, tra le quali vi è inevitabilmente il Poker.

La durata ideale di questa pausa varia da persona a persona, ma in genere è meglio tornare ai tavoli solo dopo avere svuotato la propria mente da tutti i pensieri negativi ed avere ritrovato la voglia di giocare.

I downswing fanno parte della quotidianità nella vita di un giocatore di Poker, ma non andrebbero mai sottovalutati. In queste situazioni è importante cercare una soluzione per rimettersi in sesto, sacrificando anche un po’ di valore atteso se dovesse essere necessario.

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