GLI ALL-IN PREFLOP NEL CASH GAME

I giocatori MTT sono molto famigliari con gli all-in Preflop, in quanto si tratta di una dinamica molto comune nei tornei. Lo stesso non si può dire per i giocatori cash game, che avendo a che fare con stack più profondi non si trovano così spesso in questa situazione. Ecco qualche consiglio.

 

Come si finisce all-in Preflop in una partita di cash game
Può sembrare insolito andare ai resti Preflop con uno stack da 100 bui, ma è un fenomeno più comune di quanto si pensi.

La dinamica con cui ciò avviene è di solito la seguente:
1 – Un giocatore A decide di aprire Preflop, solitamente con un rilancio di 2 o 3 bui
2 – Un altro giocatore B effettua una 3bet, questa di solito di importo pari a 3 o 4 volte il rilancio iniziale
3 – Il giocatore A opta per una 4bet, di solito pari a 2.5-3 volte la size di 3bet
4 – Il giocatore B decide di andare all-in con una 5bet pari al suo intero stack

Sebbene spot di questo tipo non siano così comuni ai micro-limiti più bassi, sono piuttosto frequenti nei tavoli più aggressivi.

L’importanza della propria posizione
La posizione dei giocatori coinvolti è un fattore fondamentale quando si valuta un eventuale all-in Preflop.

Le dinamiche del tavolo tendono infatti ad essere molto più aggressive quando ci si trova in battaglie tra late position ed i bui, mentre il gioco è più “cauto” quando ad essere coinvolto è un giocatore da Early Position.

Pertanto può capitare che andare ai resti con una certa mano sia giustificato in una specifica situazione ma un grossolano errore in un’altra.

L’esempio principale riguarda le mani premium di qualità inferiore, come JJ/QQ e AK.

In dinamiche buio contro buio o bui contro late position sono di solito abbastanza forti per cercare di finire ai resti Preflop, ma quando ci si trova sulle prime posizioni (o contro un giocatore che siede in queste) è in genere meglio cercare di contenere la dimensione del pot.

Gli All-in in bluff
Anche se a prima vista può sembrare eccessivo, in alcune dinamiche molto aggressive esiste persino l’all-in in bluff con stack di 100 bui.

Si tratta in genere di una 5bet e viene utilizzata per contrastare quei giocatori che abusano a propria volta della 4bet in bluff.

Nonostante possa sembrare troppo costoso come bluff, a conti fatti non risulta poi così dispendioso. Il motivo è presto detto: mentre in un bluff più “contenuto” si perdono tutte le chips investite in caso di fallimento, con un all-in si realizzerà sempre la propria Equity e a volte si sarà persino così fortunati da vincere il pot.

Le mani ideali per effettuare una 5bet all-in in bluff sono gli Assi bassi suited e le coppie basse. Queste mani hanno in media un 30% di Equity contro un classico range di call costituito da JJ+ e AK.

Ciò significa che se il proprio bluff dal costo di circa 90 bui (la 3bet iniziale non va contata!) dovesse fallire, ci si può aspettare sul lungo periodo di ri-vincere 70 bui dal pot di 200 che si verrebbe a creare. Il costo reale di un bluff fallito sarà quindi intorno ai 20 bui, non 90.

Accorgimenti contro specifici giocatori
Come sempre nel Poker è comunque importante adattare il proprio gioco all’avversario con cui si ha a che fare.

In genere contro i giocatori più timidi sarà necessario “alzare” i requisiti per cercare un all-in Preflop, magari evitando di finire ai resti con mani come JJ e AK anche in dinamiche normalmente aggressive. I bluff andrebbero invece del tutto evitati.

Al contrario, se si ha a che fare contro un Maniac o se la propria history con un certo regular è piuttosto aggressiva, sarà possibile andare all-in più agevolmente anche dalle prime posizioni. Talvolta si può ulteriormente allargare il proprio range di all-in nelle battaglie di bui, magari aggiungendo mani come AQ e TT.

L’all-in Preflop è quindi una possibilità anche nel cash game e nonostante la varianza sia di solito molto alta, non ci si dovrebbe fare intimorire. Solo in questo modo si può diventare giocatori più ostici e applicare così costante pressione ai propri avversari.


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