Brian Rast, non solo poker: “Le feste con Esfandiari mi hanno fatto perdere la metà del bankroll!”

La testa prima di tutto. E quando questa è altrove, lo swing è dietro l'angolo. E non parliamo certo del noto genere musicale in voga negli anni '30.

Brian Rast è una leggenda vivente del poker pur non avendo l'età di Doyle Brunson, tuttavia di esperienza al tavolo – e fuori – ne ha davvero da vendere.

 


Il suo racconto nell'intervista curata da Drea Renee per Pokergo è davvero esilarante, a cominciare dalla scelta di lasciare l'università per dedicarsi esclusivamente al poker giocato:

 

La cosa più difficile è stata dirlo ai miei genitori. Ai tempi giocavo solo cash game e dopo aver studiato il gioco per tutta l'estate ho deciso di prender con me i soldi che avevo messo da parte all'insaputa dei miei e fare un bel viaggio in Europa.”

 

Dopo tre settimane con gli amici e qualche spesa fuori dall'ordinario, Brian va a Cipro e riprende a grindare da un internet café trovato quasi per caso, tornando con più soldi di quanti ne aveva portato con sé a inizio viaggio:

 

Sì, era arrivato il momento di vuotare il sacco. Non potevo più nascondere quel che stavo facendo e sebbene mia madre si dimostrò restia alla mia scelta, mio padre cominciò a supportarmi quasi da subito.”

 

Quasi, perché prima di incitare il figlio a proseguire nella sua scelta papà Rast ha ben pensato di documentarsi sul poker, leggendo dei libri di strategia e interessandosi più da vicino delle vicissitudini del giovane Brian.

 

Un anno e mezzo vissuto a San Diego e via alla volta di Sin City, dove Rast vive in hotel per quasi nove mesi:

 

Era il momento di cercare casa, non potevo vivere in albergo tutta la vita sebbene fosse davvero comodo!

 

Di lì a poco conoscerà Antonio Esfandiari, con cui comincia un'amicizia che dura tutt'ora, così come quella con Phil Laak, col quale fa un bellissimo viaggio in Brasile dove conosce la futura moglie.

 

L'amicizia con Antonio però lo porta a eccedere nell'altro senso e le feste diventano all'ordine del giorno: “In quel periodo mi divertii tantissimo ma devo confessare che persi circa la metà del mio intero bankroll. Non potevamo continuare in quel modo e alla fine decidemmo di non bere più una goccia per tre mesi. E' li che riuscimmo a dare una svolta alla nostra carriera.”

 

I braccialetti vinti alle WSOPE, assieme ai 21 milioni di dollari lordi incassati lo collocano comodamente nella top 20 della all time money list mondiale. Che ne dite, avrà imparato a gestire i suoi soldi dopo le feste col buon Esfandiari?

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