Se c'è qualcuno che, nel mondo del poker, ha bisogno di poche presentazioni questi è sicuramente Phil Galfond.
Una leggenda dell'online prima ancora che un crusher degli high stakes live, il campione statunitense si è prestato a intervista davvero simpatica dove ha rivelato una decina di cose che in pochi sanno sulla sua vita privata... Pronti a farvi gli affari di Galfond? Si parte!
Cominciamo dal suo side-job quando era ancora ragazzino: Phil Galfond ha confessato di aver lavorato da Dominos Pizza, una delle catene più grandi al mondo, sotto richiesta esplicita dei genitori.
Tuttavia il suo talento col poker emerge già ai tempi del college e l'impiego da Dominos viene ben presto sostituito dalle ben più profittevoli sessioni di poker online. Le coseguenze? Phil, invece di lavare i suoi vestiti sporchi, ha abbastanza soldi per comprarne ogni volta degli altri!
Quel che però deve ancora condividere è la macchina, visto che i neopatentati non possono averne una tutta per loro, quindi nonostante la disponibilità economica Galfond si trovò costretto a "fare a mezzi" con padre e fratello.
Come se non bastassero vestiti e macchina di lusso – già, ora ne ha una da oltre 100mila dollari tutta per sé, Phil ha avuto anche una moglie attrice: Farah Fath, da cui ha avuto il suo primo figlio proprio alcuni mesi fa.
Nella sua carriera da giocatore Galfond ha ammesso di aver perso un sacco di soldi alla Roulette da ubriaco, di essersi orinato addosso nel corso di un torneo e di aver acquistato un appartamento nel cuore di Manhattan con uno scivolo stile parco giochi per scendere dal piano superiore a quello di sotto!
E ancora...Perché il nick "OMGClayAiken"? Per incutere timore agli avversari ovviamente! Senza contare che il suo primo ITM a un torneo di poker live corrisponde anche all'unico centrato in carriera fuori da Las Vegas!
Infine non dimentichiamo che Galfond è anche proprietario e fondatore di Run it Once Poker, una delle piattaforme che offre pacchetti di coaching più conosciute e rispettate al mondo. Che dire, qualcos'altro da chiedere al buon Phil o lo lasciamo andare per questa volta?
