A lezione da Alec Torelli: quali segnali indicano che sarebbe meglio terminare la nostra sessione di poker?



Oggi vi sveliamo un segreto: per vincere a poker bisogna sapere...quando 'quittare'!
Già, quello che potrebbe sembrare un consiglio fin troppo scontato in realtà potrebbe essere un preziosissimo tip, specialmente per chi è un amante del gioco ma non ha deciso di farne una professione. A suggerircelo non è la vox populi bensì il noto pro americano Alec Torelli, che per l'occasione ha deciso di mettere nero su bianco quattro punti fondamentali per capire quando sia meglio dire basta.
 
Infatti capita molto spesso che dopo una serata tutto sommato positiva, i giocatori occasionali commettano l'errore di non sapere quando fermarsi, mandando in fumo quanto di buono costruito nelle ore precedenti. In fondo il poker è un gioco di testa e avere il pieno controllo del proprio mindset è più difficile di quanto si possa immaginare...E ora andiamo a sentire che dice il buon Torelli!
 
1 – Il poker come priorità
 
Siete proprio sicuri che nel momento in cui vi state sedendo al tavolo la vostra testa sia sgombra da altri pensieri? Come ogni attività che mette in competizione più individui, per vincere occorre stare sul pezzo al 100%. Se il poker non è la vostra priorità in questa circostanza è meglio fare altro: ci sarà sempre qualcuno più focused, seppur magari meno bravo tecnicamente, pronto a cogliere ogni sfumatura per sfilarvi le chip da sotto il naso.
 
2 – Stop win e stop loss
 
Chiarezza nella testa e chiarezza negli obiettivi. Se fissare uno stop loss può risultare abbastanza facile dato che una volta finiti i soldi ci sarà poco da fare, stabilire uno stop win è qualcosa di molto più complesso. L'euforia della vittoria, la sensazione di sentirsi invincibili e diverse altre componenti portano il giocatore occasionale fuori rotta, inducendolo ad andare oltre i propri limiti e facendogli quindi correre rischi più grossi del dovuto. 
 
A-game wanted
 
Se i due punti precedenti sono stati rispettati alla lettera ma nonostante tutto avete la consapevolezza di non essere in grado di esprimere il vostro gioco migliore, beh, è il momento di smettere. L'a-game non è una chimera, ma significa esprimere al massimo il vostro potenziale. Nessuno vi corre dietro per giocare, scegliete semplicemente il momento in cui è più profittevole farlo. 
 
Impegni quotidiani e poker
 
Si dice sempre che nel poker sia importante fare massa per abbattere la varianza. Vero. Ma è anche vero che differenziare le attività, dedicarsi ad altro e farlo con metodo. Pianificate le vostre sessioni in modo che non invadano la vostra libertà ma siano complementari ai vostri interessi. In questo modo giocare sarà sempre EV+

 

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