Quando parliamo di Nicklas Bendtner, ci riferiamo sempre a un personaggio particolarmente bizzarro e colorito. Del resto, in una carriera da calciatore in cui è sceso in campo per ben quindici anni e ha cambiato diverse maglie, tra le quali spiccano quelle di Juventus e Arsenal, il centravanti danese non è quasi mai riuscito a segnalarsi per qualcosa di positivo sul rettangolo di gioco. Decisamente più vivace la sua vita fuori dal campo, dove si è spesso fatto notare e non sempre con atteggiamenti educativi.
L’ex bianconero, ormai prossimo ad appendere le scarpe al chiodo, si è così reso protagonista di nuove dichiarazioni, in cui ha reso nota la sua grande passione per il poker. Bendtner, che in Inghilterra si è guadagnato in maniera scherzosa il soprannome di “Lord” ricevuto proprio dai tifosi dell’Arsenal, ne ha parlato durante una trasmissione. A condurla, tra l’altro, c’è la sua storica fidanzata Philine Roeprstorff.
Bendtner ha fatto sapere che, al di là della sua passione per le carte, anche in questo caso non è stato poi così efficace, esattamente com’è accaduto nella sua carriera calcistica. E così è venuto fuori un saldo negativo non di poco conto, che il danese è riuscito senz’altro a saldare grazie agli ingaggi che è riuscito a portare a casa giocando a calcio. E magari anche grazie agli sponsor che in questi anni si sono accorti di lui (tra cui un sito di scommesse che lo ha “assunto” come testimonial per un paio di stagioni).
Ma veniamo alla passione di Nicklas Bendtner per il poker. E soprattutto, a quanto ha perso in “carriera”: “Ho giocato molto nella mia vita, sfido giocatori professionisti da quando ho 19 anni, ma ho perso molti soldi. Direi che ho perso oltre sei milioni di sterline. Giocavo d'azzardo per divertirmi e finire nei casini, ma sono quasi sempre stato capace di controllarmi”. Una passione a dir poco costosa per un “lord” come lui.
Ma nel corso dell’intervista sono venute fuori anche alcune situazioni scabrose. Partite di poker in cui l’ex juventino perse molto e riuscì in qualche modo a uscirne. “Ci sono state anche partite rischiose, a Londra una notte le cose stavano per finire molto male: la situazione mi sfuggì di mano, anche se riuscii a contenere le perdite… Da quel momento in poi decisi che non avrei più giocato cifre di un certo tipo”
Bendtner ha ammesso che quell’episodio è stato per lui una specie di epifania. Un modo per cambiare radicalmente il suo approccio al gioco: “Ora gioco e scommetto solo per divertimento, con puntate basse. Ora scommetto massimo 12 sterline”.