
Quando si muovono i primi passi nel poker è naturale commettere diversi errori. Alcuni di questi sono comuni alla maggior parte di coloro che si approcciano al gioco da poco. Vediamo i principali.
1. Usare bet size troppo prevedibili
Una buona strategia di puntate è uno dei punti chiave per avere successo al tavolo. Molti giocatori commettono l’errore di usare una strategia troppo prevedibile: una puntata grossa significa una mano molto forte o un bluff puro, una size piccola una mano media o un progetto.
Questa strategia è molto semplice da individuare e i giocatori più forti al tavolo se ne accorgeranno in men che non si dica.
Specie contro avversari capaci, una strategia di bet size uniforme con tutto il proprio range è l’ideale.
2. Giocare troppo loose
Come dice un detto in Inglese, “tight is right” (tight è giusto).
Quando si gioca per divertimento non c’è niente di male ad entrare in molti piatti, ma se il proprio obbiettivo è fare profitto al tavolo si tratta di una cattiva abitudine da perdere il prima possibile.
Giocare troppo loose significa avere spesso mani deboli postflop e questo è il modo più semplice per andare a commettere errori.
Soprattutto un giocatore alle prime armi dovrebbe cercare di giocare molto chiuso e limitare le decisioni complesse.
3. Non dare valore alla posizione
Più si gioca a poker più si comprende il potere della posizione.
Spesso si dice che in una mano di poker si possono avere 3 vantaggi: posizionale, di skill o di carte. In quest’ordine di importanza.
Quando si muovono i primi passi nel gioco non è raro infilarsi in troppe mani quando si è fuori posizione, ma si tratta di una situazione da evitare il più possibile. Il poker è un gioco molto più semplice (e profittevole) quando si gioca in posizione.
4. Abusare del call
I giocatori inesperti giocano di solito in modo passivo e questo perchè pensano che a poker il profitto si faccia realizzando punti forti e vincendo allo showdown.
In realtà questa è una mentalità perdente sul lungo periodo e ci si dovrebbe in realtà focalizzare sul vincere più mani dei propri avversari. Una strategia passiva è in grado di vincere solo allo showdown quando si centra la mano migliore, perdendo in questo modo tanti piccoli piatti che si potrebbero vincere con un po’ di aggressione.
I progetti andrebbero di solito giocati in modo aggressivo, per avere più possibilità di vincere la mano anche se questi non si dovessero chiudere.
5. Giocare money scared
Sedersi ad un limite superiore alle proprie possibilità è un errore frequente. Quando si gioca a poker è essenziale essere completamente distaccati dalle chips in gioco.
In caso contrario non sarà semplice prendere decisioni lucide e premere il grilletto quando la situazione lo richiede.
Un gioco eccessivamente cauto non è profittevole, quindi sempre meglio giocare all’interno della propria comfort zone.
6. Lasciarsi guidare dalle emozioni
Questo problema in realtà affligge molti giocatori, non solo quelli alle prime armi.
Quando ci si siede al tavolo è essenziale compiere decisioni totalmente razionali. In un gioco dal forte impatto emotivo come il poker, ciò non è sempre facile. L’ego entra spesso in gioco e a quel punto si cerca di trovare una soluzione illogica ad un problema logico come il poker. La ricetta di un vero e proprio disastro.
Se le emozioni si fanno troppo forti, meglio alzarsi il prima possibile.
7. Sovrastimare le carte suited
È pur vero che le carte suited hanno più equity di quelle offsuit, ma si tratta di una differenza sempre marginale.
Il solo fatto di essere suited non giustifica il call con una mano trash: colore è un punto forte, ma non lo si centra così di frequente.
Non bisogna vergognarsi di commettere errori di questo tipo quando si muovono i primi passi nel poker: li hanno commessi tutti. L’importante è prenderne consapevolezza e cercare di evitarli il più possibile.