ISOLATION NELLA PRATICA

L’isolation non è solo quella tecnica per cui rilanciare i giocatori passivi a prescindere dalle condizioni. E’ una cartina al tornasole che palesa l’abilità di capire gli avversari, di manipolare il loro percorso e di imparare a tenere linee differenti con la parte intermedia e debole del range di gioco. Si dovrà approfondire, pertanto, la natura di gioco del bersaglio ideale dell’isolation.

Come si trova un target?
I punti focali della ricerca del bersaglio saranno un VPIP e un PFR più alti della norma. Spesso i giocatori inesperti e più vulnerabili in una isolation sono quelli che tendono a giocare troppe mani.
Non sono importanti i valori in sé, quanto la forbice tra i due. Quanto più sarà alto il VPIP rispetto al PFR, tanto più sarà ampia la forbice tra i valori e si affronterà un giocatore tipicamente remissivo.
Un’altra caratteristica tipica del target ideale è la passività: contro i giocatori troppo aggressivi una strategia più tight è di solito preferibile.


Come procedere postflop?

Isolarsi con successo preflop è soltanto l’inizio. Affinché l’isolation sia profittevole, è necessario sapere come continuare dopo il flop.
La statistica che si deve tenere d’occhio adesso è il WTSD. Il WTSD è l’acronimo inglese che significa “went to show down”.
Indica la percentuale con cui un giocatore arriva allo showdow se ha visto il flop.
Un valore alto (di solito >30%) indica una tendenza a non abbandonare il colpo ed è tipico delle calling stations, mentre un valore più basso indica un giocatore più lineare e arrendevole.

Contro un WTSD alto è importante ridurre i bluff e continuare l’aggressione soltanto nei flop più favorevoli, al contrario di fronte a un WTSD basso si può fare un maggiore utilizzo della continuation bet, a condizione di limitare al minimo i bluff al turn se non dovesse trattarsi di una scary card (di solito una carta più alta e sconnessa dal flop).

Per chiarire ogni dubbio, ecco un esempio:

Esempio 1 – Isolation e gioco postflop

Hero è in un tavolo cash game 6-max, i bui sono 0,5/1€

OPPO 1 – UTG – (100€)
TARGET – MP – (86€)
OPPO 2 – CO – (110€)
HERO – BTN – (100€)
OPPO 3 – SB – (145€)
OPPO 4 – BB – (99€)

Hero ha TsJs, Target in MP gioca 32/11 con AggressorFactor <1

**Preflop**
UTG folds, Target limps 1€, CO folds, Hero raises 4€, SB folds, BB folds, Target calls (POT 9,5€)

**Flop**
8d4h2c
Target checks, Hero???

Dopo il limp di un giocatore così loose e passivo TJ suited è una mano più che sufficiente per effettuare un’isolation, si può quindi effettuare un rilancio un po’ più grande del normale.

Il flop si presenta basso e senza progetti evidenti, tuttavia hero non ha altro che due deboli overcards. Come procedere dipende ora dal WTSD del target:
- se ha WTSD alto è meglio fare check back e rinunciare alla mano sul turn, a meno che quest’ultimo non sia un T o un J;
- se ha WTSD basso l’ideale è fare una continuation bet e continuare su diversi turn, vale a dire le carte alte (Q,K,A) e quelle che migliorano la mano di Hero (9,T,J).

Bisogna inoltre ricordarsi che a volte le situazioni ideali per un’isolation non sono così facili da individuare:

Esempio 2 – un’opportunità di Isolation che non tutti vedono

Hero è in un tavolo cash game 6-max, i bui sono 0,5/1€

OPPO 1 – UTG – (100€)
OPPO 2 – MP – (124€)
TARGET – CO – (155€)
HERO – BTN – (100€)
OPPO 3 – SB – (107€)
OPPO 4 – BB – (99€)

Hero ha JhQh, Target sul CO gioca 37/8 e denota passività postflop. OPPO 2 è regular del livello.

**Preflop**
UTG folds, MP raises 3€, Target calls 3€, Hero raises 11€, SB folds, BB folds, MP folds, Target calls 8€ (POT 26,5€)

In questo caso molti giocatori si limitano a chiamare l’apertura dell’original raiser senza nemmeno rendersi conto dell’opportunità di isolation venuta a crearsi.
Eseguire uno squeeze in questa situazione è infatti un buon metodo per ottenere parecchi fold dal regular (che difficilmente chiamerà con le sue mani peggiori visto il terzo giocatore ancora nel piatto) e svariati call dal giocatore inesperto che rappresenta un buon target. Non è difficile che quest’ultimo chiami lo squeeze con mani dominate e fuori posizione, ritrovandosi così nei guai dopo il flop.

L’isolation è un’arma molto potente da avere nel proprio arsenale ed è in grado di dare risultati sorprendenti se padroneggiata al meglio. I giocatori con l’intenzione di migliorare il proprio poker dovrebbero allenare l’occhio a notare le situazioni decisamente favorevoli, ma senza trascurare le sfumature del gioco e trovare il coraggio di agire in un modo differente dal precedente, trovando l’aggressività laddove prima si giocava un multiway pot.

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