La previsione di Tom Dwan: “Presto una nuova età dell’oro nel poker”

Tom Dwan non è quasi mai banale quando parla o quando esprime un concetto in qualsiasi modalità. Quello che è considerato come uno dei più forti giocatori di cash game – sia online che live – nella storia recente del poker, ha deciso di esprimersi ancora una volta sul momento attuale del movimento. E nonostante sia sempre più attratto dalle scienze e dalla tecnologia, non mancano le intuizioni di Durrrr sul poker del futuro.

 

 

In particolare, durante un podcast condotto da Brandon Adams, altro grande giocatore sia live che online, Tom Dwan sostiene che tutto il movimento gioverà di un periodo particolarmente redditizio. Non una nuova età dell’oro in tutto e per tutto, ma comunque una fase positiva: “La gente negli USA ama il poker e dal Black Friday in avanti non ha potuto giocare tanto facilmente. Credo che ci siano grosse opportunità, ora che gli USA si stanno aprendo. Se i siti fanno bene, penso che potremmo vedere un’altra epoca d’oro. Magari non come la prima, però sempre molto positiva”.

 

In particolare, Dwan sostiene che gli Stati Uniti potranno trarre giovamento, almeno dal punto di vista del gaming, dalle nuove norme che entreranno in vigore in alcuni stati. Il via libera che verrà dato per quanto riguarda l’apertura al poker online potrebbe essere sfruttata nel migliore dei modi. E Durrrr prova a dare un impulso in tal senso: “Ci sono diversi scenari, più o meno grandi. Ma nel poker, molto dipende da quanto saranno aggressivi gli operatori”.

 

Nel corso della lunga chiacchierata con Brandon Adams, Tom Dwan ha ripercorso anche le sue prime tappe sotto i riflettori. In particolare la sua prima apparizione ad High Stakes Poker, format che presto potrebbe tornare: “Era la prima volta che giocavo in tv, cercavo di giocare più mani possibile e tutto andò bene. Quando bluffavo, riuscivo sempre; quando avevo il punto, la gente mi pagava. Mi è andata davvero bene. Oggi i giocatori sono molto più forti e io non gioco più così tanto il No Limit Hold’em. Ma queste sono partite molto deep e spesso la gente usa size molto strane”.

 

Tom ha però ammesso anche che il passaggio dal poker online al poker live non è stato facile. Anzi ha dovuto accusare qualche bastonata – sul piano del gioco, s’intende – prima di riuscire a emergere e a dominare: “All’epoca non era facile imparare, come oggi. Sapevo che in un anno giocavo molte più mani di quelli seduti al tavolo e che alcuni concetti strategici li conoscevo meglio di loro, ma cercai comunque di imparare da chi aveva giocato molto live, cose che io non sapevo”.

 

Per fortuna poi le cose per lui sono cambiate. Ma anche per tutto il movimento...

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