
In un ambiente sempre più competitivo come quello del poker online moderno, il lavoro che si compie fuori dal tavolo ha sempre più importanza per essere giocatori di successo. Vediamo da dove cominciare.
Cosa è la review post-sessione
Quando si parla di review post-sessione, si intende un’analisi piuttosto accurata delle mani giocate in una sessione di gioco.
Questa può avvenire sia appena concluso il periodo di gioco che qualche tempo dopo, ma non dovrebbe essere mai posticipata così tanto da non ricordarsi più il flow e le dinamiche del tavolo.
Si tratta di un processo molto utile per scovare errori nel proprio gioco e notare dettagli che potrebbero essere sfuggiti in un primo momento.
Un software di tracking come Hold’em Manager o Poker Tracker è di vitale importanza per un’analisi più efficiente.
Concentrarsi sugli errori più comuni
Lo scopo della review post-sessione non è tanto quello di trovare i propri leaks quanto quello di trovare errori comuni, semplici da riconoscere.
Capita spesso infatti di esprimere un gioco al di sotto delle proprie potenzialità per i motivi più disparati e di commettere errori che si eviterebbero nel proprio A-Game.
La review post-sessione serve proprio a questo: individuare quei momenti di “black-out” e cercare di capire da cosa siano scaturiti.
In questo modo si possono riconoscere gli aspetti del proprio gioco più vulnerabili al tilt e cercare di porvi più attenzione in futuro.
L’oggettività è tutto quando si parla di review. Non c’è nulla di cui vergognarsi nel riconoscere di aver commesso un errore ed è anzi segno di grande maturità.
Prendere delle note
La review post-sessione è il momento ideale per prendere note, sia sui propri avversari che sui sè stessi.
Per quanto riguarda gli altri giocatori, vale la pena annotarsi ogni tendenza “fuori dagli schemi” o in generale qualsiasi linea inaspettata che questi hanno preso. Nella review post-sessione si ha più tempo per scrivere, senza il rischio di distrarsi.
Non è necessario prendere nota delle linee più ABC, in quanto queste si possono prevedere anche in mancanza di appunti.
Prendere note sul proprio gioco aiuta invece a rendersi conto di errori ripetuti nel tempo, dei quali magari si è a conoscenza ma che vengono sottovalutati. Non sarebbe male scriversi dopo ogni sessione che cosa si sarebbe potuto fare di meglio e una breve lista degli errori notati.
Un “diario di bordo” di questo tipo può essere un buono stimolo per migliorarsi e prestare più attenzione al tavolo.
Sbagli da evitare
Uno degli errori più frequenti quando si fa review post-sessione è quello di concentrarsi soltanto sui piatti più grossi, specie quelli persi.
Questo atteggiamento piuttosto “result oriented” diminuisce l’efficacia del lavoro di revisione, in quanto si focalizza soltanto su una parte delle mani giocate che spesso si rivelano coolers imparabili.
Molti errori si nascondono nei piatti più piccoli e tanti persino in quelli vinti, dove magari non si è riusciti a massimizzare una mano di valore al meglio.
È inoltre abbastanza inutile sprecare troppe energie ad analizzare spot rari e che presentano decisioni al limite. Un errore commesso in una situazione “close” e particolare non ha un costo poco rilevante in termini di bb/100, al contrario di un piccolo errore banale che magari si ripete più volte a sessione.
È importante dedicare una parte del proprio tempo allo studio del proprio gioco ed è meglio farlo nel modo più efficiente possibile. Solo in questo modo si può impennare la curva di apprendimento e scalare i limiti il prima possibile.