FUORI POSIZIONE CON AA

Quando si gioca fuori posizione, anche una mano forte come AA può cacciarsi in situazioni scomode. Ecco un esempio in cui diverse decisioni possono fare la differenza.

 

Cash Game 6-max, NL100
UTG – OPPO 1 – (122€)
MP – OPPO 2 – (97€)
CO – Hero – (110€)
BTN – Villain – (100€)
SB – OPPO 3 – (144€)
BB – OPPO 4 – (121€)

Hero ha AhAd

**Preflop**
UTG folds, MP folds, Hero raises 3€, Villain calls 3€, SB folds, BB folds. (POT: 7,5€)

**Flop**
4h7c8c

Hero?

Una situazione difficile
Nonostante Hero abbia una mano premium, su questo flop non può certo sentirsi a proprio agio.

Si tratta di un board molto dinamico, sul quale la situazione potrebbe ribaltarsi da un momento all’altro. Hero dovrà gestire questo complesso spot fuori posizione, lasciando al proprio avversario più informazioni e margine di manovra.

AA è probabilmente ancora la mano migliore, ma è necessario procedere con cautela.

La prima valutazione da fare riguarda la tipologia dell’avversario: si tratta di un giocatore aggressivo o di uno passivo? In basa a questa risposta si può pianificare la mano in diversi modi.

Contro un avversario passivo
Prima di procedere con la propria azione al flop, è importante ricordarsi cosa significa essere passivi.

Un giocatore passivo tenderà a fare solo call con la maggior parte dei propri progetti, difficilmente trasformerà una mano di medio/basso valore in bluff e di rado farà una giocata aggressiva con nulla in mano.

Inoltre, se gli si dovesse essere concessa questa opportunità, farà check back con un ampio range di mani, lasciandosi sfuggire buone opportunità di bluff.

Con queste premesse, il modo migliore di massimizzare le proprie mani di valore è uno solo: puntare

In questo caso Hero potrebbe tranquillamente puntare con l’intenzione di fare fold ad un controrilancio e non sbaglierebbe quasi mai. Villain si limiterebbe al call con quasi tutti i suoi progetti e mani medie, mentre farebbe raise con doppia coppia o meglio.

Il bet/fold risulta quindi una linea piuttosto sicura e difficilmente Hero commetterà un errore.

Tuttavia, il discorso è ben diverso nel caso in cui Villain sia un gioatore aggressivo.

Contro un avversario aggressivo
Tutto d’un tratto Hero non può più concedersi il lusso di puntare e foldare quando incontra resistenza.

In questo caso infatti ha di fronte un avversario più insidioso, che potrebbe effettuare un controrilancio con molti dei suoi progetti oppure trasformare in bluff una mano di scarso valore. Forte della posizione, potrebbe persino rilanciare con aria pura di tanto in tanto.

In queste circostanze, fare bet/fold non è più una linea “sicura”, in quanto contro un range di questo tipo fare fold con una coppia d’assi sarà spesso un errore.

Quali sono le sue alternative quindi?

Il bet/call può sembrare una scelta interessante, in quanto lascia a Villain la possibilità di bluffare sulle strade successive. Il board tuttavia è davvero troppo connesso e vi sono diverse runout tremende, in cui Hero sarebbe costretto a fare fold pur essendo a conoscenza delle tendenze aggressive del suo avversario.

Il bet/raise è una soluzione che lascia un po’ di amaro in bocca, in quanto si riceverà spesso resistenza solo da mani migliori di AA e si faranno foldare molte mani che in realtà si battevano.

Si può quindi vedere come contro un avversario aggressivo non c’è alcun modo semplice di reagire ad un controrilancio, evenienza che purtroppo si presenterà piuttosto di frequente su un board di questo tipo.

Il problema potrebbe essere risolto alla fonte: piuttosto che fare una cbet standard, Hero potrebbe decidere di effettuare un check/call.

Se Villain è un giocatore aggressivo, al minimo segno di debolezza farà di tutto per vincere il piatto. Per questo motivo Hero non dovrebbe temere di perdere valore con un check, ma piuttosto potrebbe estrarne di più spingendo Villain all’errore con un range di mani più largo.

Le scary cards potrebbero ancora scendere tra turn e river ma, avendo lasciato in gioco tutte le mani di Villain, chiamare sarà comunque più semplice per Hero.

Grazie a questa mano si può vedere come spesso non ci sia un’unica soluzione universale, ma al contrario diverse linee che potrebbero essere tutte corrette a seconda delle tendenze del proprio avversario. Nessun dettaglio andrebbe mai trascurato.

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