
Nel texas holdem i progetti rappresentano un capitolo ostico e controverso della didattica.
L’atteggiamento dell’avversario dovrebbe incidere sulla decisione, aggressiva o remissiva che sia, ma potrebbe non bastare.
E allora si proceda con ordine.
Cos'è un draw?
L’atteggiamento dell’avversario dovrebbe incidere sulla decisione, aggressiva o remissiva che sia, ma potrebbe non bastare.
E allora si proceda con ordine.
Cos'è un draw?
Per draw si intende un progetto, che può essere sia di scala (bilaterale o incastro) che di colore, che necessita ancora di outs per la chiusura del punto. Gli outs sono semplicemente le carte utili a permettere ad una mano di superare quelle avversarie e che devono ancora uscire nelle streets successive.
Invece per combodraw si intende un progetto decisamente forte composto da più draws combinati, come un progetto di scala e un progetto di colore nello stesso momento. Si vedano alcune combinazioni:
A) Bilaterale+ flushdraw: 4/5 di scala bilaterale e 4/5 di colore.
Esempi a. hero JhQh su flop 9h Tc 2h,
b. hero KsTs su board Qs Jd 5s
b. hero KsTs su board Qs Jd 5s
B) Flushdraw + gutshot: progetto di colore e progetto di scala ad incastro
Esempi a. hero AcTs su flop Kc Qc 7c,
b. hero 8d9d su board Td 6d 2h
b. hero 8d9d su board Td 6d 2h
Tra le due tipologie di combodraw, quello alla lettera A è così forte da essere anche considerato un “monster draw”.
Difatti, gli outs di cui necessita per la chiusura dell’uno o dell’altro progetto sono ben 15 (9 per il colore + 6 per la scala).
Il combodraw B avrà invece 12 outs (9 per il colore + 3 per la scala incastro).
Al fine di valutare l’enorme potenziale di una combinazione di progetti, si dovrebbe avere dimestichezza con i concetti di odds ed equity.
Le Odds sono le probabilità di completamento dei draws che vengono espresse dal rapporto tra carte non utili e carte utili a ottenere un punto migliore dell’avversario.
Odds = carte non utili : carte utili
Il termine odd indica il rapporto tra le opportunità di insuccesso e di successo nel completamento del draw a disposizione.
Si ritorni al primo esempio della trattazione.
Hero possiede JhQh come starting hand su flop 9h Tc 2h.
Al flop il giocatore conosce già cinque carte, le due personali e le tre scoperte sul board.
Hero possiede JhQh come starting hand su flop 9h Tc 2h.
Al flop il giocatore conosce già cinque carte, le due personali e le tre scoperte sul board.
Di conseguenza, al turn, egli può aspettarsi una qualunque delle altre 47 carte (carte totali 52-5=47).
Di esse, 15 risulteranno utili al completamento di uno dei progetti, mentre le restanti non lo saranno (47-15=32).
In base a ciò le odds del giocatore tra il flop e il turn sono 32:15, quindi 2,13:1.
Più semplicemente si può stabilire la percentuale di successo del draw lungo tutte le streets con la regola del 4 e del 2:
Al flop si moltiplichino gli outs per 4 e si otterrà avremo all'incirca la percentuale di successo del progetto al river.
Al turn si moltiplichino gli outs per 2 e si otterrà all'incirca la percentuale di successo al river.
Questa regola è precisa per un numero di outs inferiore a 9, viceversa occorrerà diminuire leggermente il numero ottenuto per progetti con più di 9 outs.
Questa percentuale di successo può essere definita con il nome di equity.
L'equity è la porzione di piatto che ci si aspetta di vincere in un dato momento dal proprio punto. Nell’esempio di cui sopra, l’equity al flop è precisamente del 54.1, al turn invece del 32,6.
Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando abbiamo un draw/combodraw è la possibilità di portare l'avversario al fold senza avere la necessità di completare il progetto.
Questo aspetto è definito folding equity, ossia il guadagno ottenuto inducendo l’avversario al fold in una delle varie streets senza dover arrivare allo showdown. La folding equity si somma alla pot equity per ottenere l’equity globale.
Giocare in maniera aggressiva i draw e soprattutto i combodraw porterà spesso a considerare la capacità di fold degli avversari oltre all’ottima pot equity già posseduta.
Al contrario, avendo un approccio passivo, si dovrà più spesso considerare la sola pot equity.
Al contrario, avendo un approccio passivo, si dovrà più spesso considerare la sola pot equity.
In conclusione, il combodraw è un progetto che predilige l’aggressività e che non disdegna reazioni aggressive degli avversari, poichè è una mano pronta a finire ai resti con buone probabilità di vincita. Tuttavia, l’aggressività dovrà essere calibrata al giocatore: meno questi è propenso al fold – come i nitty o le calling stations – e più alta sarà la varianza della nostra giocata, poiché ci si troverà di sovente in piatti enormi dall’esito incerto.