
SPR (o RSP in italiano) è una sigla che sta per “Stack to Pot Ratio” ed indica il rapporto tra lo stack e la dimensione del pot. Capire come funziona può essere di grande aiuto nelle decisioni postflop e facilitare la vita di chi lo sa applicare a proprio vantaggio. Vediamo come.
Calcolare l’SPR
Il calcolo dell’SPR è molto semplice, basta infatti dividere il proprio stack per la dimensione del piatto, per cui si avrà:
SPR = Stack/Pot
Ad esempio, se si ha uno stack di 100€ su un pot di 20€, l’SPR è 5.
Si noti che bisogna considerare lo stack effettivo e quindi inserire nell’equazione lo stack minore tra quelli in gioco.
Pertanto, se lo stesso pot di 20€ è conteso tra due giocatori, uno dei quali ha 80€ e l’altro dei quali ha 100€, l’SPR è 4 per entrambi, ossia 80€ che è lo stack più piccolo in gioco diviso 20€ che è l'entità del piatto.
A cosa serve?
L’SPR può essere visto come un misuratore dello spazio di manovra postflop, oltre a dare indicazioni sul livello di rischio/beneficio al quale ci si espone con la propria mano. Infatti, in caso di SPR alto gli stack in gioco hanno ancora una dimensione importante e potrebbe essere il caso di non metterli a rischio con mani vulnerabili, data l’esigua dimensione del pot.
Al contrario, con SPR basso gli stack in gioco sono piccoli rispetto al pot e di conseguenza ci si può prendere maggiori rischi e le mani con cui giocarsi i resti potrebbero essere di valore inferiore. A seconda del suo valore, può essere diviso in SPR alto, medio e basso. Si noti che tutte le considerazioni sull’SPR vengono fatte su quello che sarebbe (o è) il piatto al flop, non è un concetto che trova applicazione nelle street successive.
Tipi di SPR
- SPR alto (>17). Vi è ampio margine di manovra e occorre un’ottima mano per ritenersi committed.
- SPR medio (>6 e >17). Vi è un discreto margine di manovra e serve una mano forte per potersi ritenere committed.
- SPR basso (<6). Vi è poco margine di manovra e ci si può ritenere committed anche con mani come una top pair.
Ne consegue che le mani in grado di fare coppie forti, come le broadways o gli assi alti (ma anche le coppie premium),sono le migliori in situazioni di basso SPR. Con queste è infatti facile ritenersi committed quando il piatto è grosso rispetto allo stack e ci si ritroverà spesso in vantaggio quando si gioca per i propri resti. Queste mani sono molto difficili da giocare a SPR medio, pertanto si dovrebbero evitare in situazioni di questo tipo.
Con SPR alto ci sono invece ancora molte chips in gioco e per giocare un piatto grosso serve un punto molto forte. Per questo motivo le mani migliori in queste situazioni sono quelle in grado di realizzare diversi nuts, come i suited connectors o le coppie. Si possono giocare senza problemi anche le mani adatte a SPR bassi, ma data la dimensione degli stack è necessario usare molta cautela.
Manipolare e utilizzare l’SPR
I giocatori hanno solo un modo per influenzare l’SPR: la size che usano preflop. Quando si decide di giocare una mano si dovrebbe sempre avere un’idea su quale SPR sarebbe l’ideale, per poi provare ad ottenerlo, sempre che sia possibile.
Contro giocatori regolari è bene usare size fisse per le proprie aperture, ma contro giocatori occasionali la manipolazione dell’SPR è uno dei segreti per il successo.
Supponendo che ci sia un giocatore occasionale sul grande buio, una apertura con size più grandi con le proprie mani da SPR basso può rivelarsi la scelta vincente. L’importante è assicurarsi di non generare mai un SPR medio con quel tipo di starting hands.
Alcune volte si è costretti a giocare con un SPR svantaggioso o foldare. In questi casi è sempre meglio la seconda opzione. Ad esempio con una coppietta la scelta migliore è foldare sulle aperture dei giocatori short stack: questo tipo di mani è penalizzato da un SPR basso.
Il concetto di SPR è un concetto molto noto nell’ambiente del poker e risulta difficile sfruttarlo a proprio vantaggio contro i regulars, tuttavia può essere di grande aiuto nella gestione di una mano e aiutare nelle decisioni più complesse.
I giocatori hanno solo un modo per influenzare l’SPR: la size che usano preflop. Quando si decide di giocare una mano si dovrebbe sempre avere un’idea su quale SPR sarebbe l’ideale, per poi provare ad ottenerlo, sempre che sia possibile.
Contro giocatori regolari è bene usare size fisse per le proprie aperture, ma contro giocatori occasionali la manipolazione dell’SPR è uno dei segreti per il successo.
Supponendo che ci sia un giocatore occasionale sul grande buio, una apertura con size più grandi con le proprie mani da SPR basso può rivelarsi la scelta vincente. L’importante è assicurarsi di non generare mai un SPR medio con quel tipo di starting hands.
Alcune volte si è costretti a giocare con un SPR svantaggioso o foldare. In questi casi è sempre meglio la seconda opzione. Ad esempio con una coppietta la scelta migliore è foldare sulle aperture dei giocatori short stack: questo tipo di mani è penalizzato da un SPR basso.
Il concetto di SPR è un concetto molto noto nell’ambiente del poker e risulta difficile sfruttarlo a proprio vantaggio contro i regulars, tuttavia può essere di grande aiuto nella gestione di una mano e aiutare nelle decisioni più complesse.