
Nel poker può capitare che il board si presenti in modo tale che la probabilità di fare una divisione del piatto, in gergo "split pot", con il proprio avversario sia molto alta. Qual è la scelta giusta da compiere quando si subisce una puntata e il miglior risultato che ci possiamo aspettare è uno split pot?
Esempi di situazioni simili
Esempi di situazioni simili
Esempio 1
NL100
Villain – CO – (110€)
Hero – BTN – (145€)
SB – (89€)
BB – (100€)
Hero ha As Js
**Preflop**
Villain raises 3€, Hero calls 3€, SB folds, BB folds (POT: 7.5€)
**Preflop**
Villain raises 3€, Hero calls 3€, SB folds, BB folds (POT: 7.5€)
**Flop**
8h 8d 5s
Villain bets 4€, Hero calls 4€ (POT: 15.5€)
**Turn**
5d
Villain bets 8€, Hero calls 8€ (POT: 31.5€)
8h 8d 5s
Villain bets 4€, Hero calls 4€ (POT: 15.5€)
**Turn**
5d
Villain bets 8€, Hero calls 8€ (POT: 31.5€)
**River**
8c
Villain bets 30€, Hero?
8c
Villain bets 30€, Hero?
In questo caso Hero ha chiamato nel preflop in posizione con una mano molto buona, ha deciso di fare floating su un board dry e ha chiamato su un turn ininfluente in quanto può ancora avere valore di showdown sui bluff dell’avversario. Purtroppo al river sta giocando con il board e, a meno che Villain non abbia una coppia come 66 o meglio, sarà uno split pot.
Esempio 2
NL100
Hero – CO – (155€)
Villain – BTN – (100€)
SB – (80€)
BB – (215€)
NL100
Hero – CO – (155€)
Villain – BTN – (100€)
SB – (80€)
BB – (215€)
Hero ha 8d 8s
**Preflop**
Hero raises 3€, Villain calls 3€, SB folds, BB folds. (POT: 7.5€)
**Flop**
8c7cTd
Hero bets 5.5€, Villain calls. (POT: 18.5€)
Hero raises 3€, Villain calls 3€, SB folds, BB folds. (POT: 7.5€)
**Flop**
8c7cTd
Hero bets 5.5€, Villain calls. (POT: 18.5€)
**Turn**
6d
Hero bets 13€, Villain calls 13€. (POT: 44.5€)
**River**
9s
6d
Hero bets 13€, Villain calls 13€. (POT: 44.5€)
**River**
9s
Hero checks, Villain bets 40€, Hero?
In questo caso Hero ha floppato un set e ha deciso di cbettarlo su un board wet. Il turn non è dei migliori, ma Hero ha pensato di poter estrarre ancora valore da vari progetti e da qualche bluffcatcher, inoltre potrebbe vincere un grosso piatto se dovesse centrare un full. Il river chiude scala sul board, Hero decide così di fare check ormai rassegnato a splittare, ma Villain punta grosso. A Villain basta il J per vincere, ma se ha un progetto di colore bucato potrebbe provare a fare un bluff per evitare lo split.
LA MATEMATICA DEL CALL TO SPLIT
Quando si pensa di poter vincere il piatto totale, stimare la percentuale di volte che bisogna vincere il piatto per fare call è molto semplice, nello specifico basta calcolare le proprie pot odds. Se un giocatore punta 100€ su un piatto da 100€ si devono investire 100€ per un piatto da 200€. Si stanno quindi ricevendo pot odds di 2-a-1 e basta vincere circa il 33% delle volte per poter fare call.
Ma se non si hanno mai chance di vincere il piatto e al massimo si può sperare in uno split?
Per trovare il risultato basta dimezzare la size del pot quando si vanno a calcolare le proprie pot odds. Nel caso precedente si dovranno investire 100€ per un piatto da 100€ e le pot odds sarebbero di 1-a-1. Ci si dovrebbe quindi aspettare di vincere almeno il 50% delle volte per poter fare call.
Che dire degli esempi precedenti?
In entrambi i casi gli avversari hanno puntato una size vicina al pot, pertanto si può per comodità dire di avere odds di 1-a-1. Se nell’esempio 1 si pensa che il proprio avversario possa bluffare più del 50% delle volte, il call to split è corretto. Allo stesso modo nell’esempio 2 se si pensa che Villain abbia un J meno di 1 volta su 2, il call è profittevole. Non esiste una risposta certa a queste domande, ma in base alla tipologia di avversario e al suo range si può ipotizzare se sia il caso di chiamare o meno.
Si noti che molti giocatori hanno la tendenza a chiamare troppo in queste situazioni, pensando che i propri avversari facciano un bluff più di quanto in realtà fanno, soprattutto su size molto grandi.
Quando si pensa di poter vincere il piatto totale, stimare la percentuale di volte che bisogna vincere il piatto per fare call è molto semplice, nello specifico basta calcolare le proprie pot odds. Se un giocatore punta 100€ su un piatto da 100€ si devono investire 100€ per un piatto da 200€. Si stanno quindi ricevendo pot odds di 2-a-1 e basta vincere circa il 33% delle volte per poter fare call.
Ma se non si hanno mai chance di vincere il piatto e al massimo si può sperare in uno split?
Per trovare il risultato basta dimezzare la size del pot quando si vanno a calcolare le proprie pot odds. Nel caso precedente si dovranno investire 100€ per un piatto da 100€ e le pot odds sarebbero di 1-a-1. Ci si dovrebbe quindi aspettare di vincere almeno il 50% delle volte per poter fare call.
Che dire degli esempi precedenti?
In entrambi i casi gli avversari hanno puntato una size vicina al pot, pertanto si può per comodità dire di avere odds di 1-a-1. Se nell’esempio 1 si pensa che il proprio avversario possa bluffare più del 50% delle volte, il call to split è corretto. Allo stesso modo nell’esempio 2 se si pensa che Villain abbia un J meno di 1 volta su 2, il call è profittevole. Non esiste una risposta certa a queste domande, ma in base alla tipologia di avversario e al suo range si può ipotizzare se sia il caso di chiamare o meno.
Si noti che molti giocatori hanno la tendenza a chiamare troppo in queste situazioni, pensando che i propri avversari facciano un bluff più di quanto in realtà fanno, soprattutto su size molto grandi.
Quando si tratta di fare un call to split si sentono i più disparati consigli, da “se il meglio che puoi fare è splittare devi sempre foldare” a “hai investito così tanti soldi nel piatto che vale la pena di fare call e provare a riprenderne una parte”. Massime di questo tipo sono raramente corrette nel poker e il call to split non fa eccezione. La scelta giusta dovrebbe infatti essere ponderata in base alle pot odds che si ricevono e al range del proprio avversario, cercando di essere oggettivi.