Steve O'Dwyer non è certo un ragazzo molto propenso alle interviste, è davvero difficile infatti che il forte player di origine irlandese si conceda ai microfoni o alle testate del settore.
Quando lo fa, comunque, non dice cose banali ed è interessante quindi capire i pensieri di uno dei più vincenti torneisti dal vivo in circolazione.
Steve ha parlato su Youtube a Paul Phua, uno dei più importanti organizzatori di eventi pokeristici in Asia, e gli argomenti sono stati svariati, ma su uno si è soffermato in particolare: la gestione del torneo in base al payout.
E' meglio fare attenzione a scalare qualche posizione oppure è preferibile adottare una strategia aggressiva per puntare a vincere o ad andarci almeno vicino?
“Una volta arrivati a premio è necessario guardare le percentuali di ripartizione del payout, perché di solito, soprattutto nei tornei con field grandi, magari il primo prende solamente il 10% del montepremi, ovvero ci sono salti molto graduali nel prizepool. In queste circostanze, se uno non è deepstack, dovrebbe giocare con cautela perché è profittevole scalare le posizioni...”.
Discorso opposto, invece, per quanto riguarda eventi il cui payout è più verticale, come quelli high roller che Steve gioca frequentemente.
“In un torneo in cui il vincitore prende una grande percentuale del montepremi, dovresti puntare solamente a vincere o a fare top tre. Bisognerebbe giocare in modo più aggressivo, rischiando di più, per cercare di arrivare ai primissimi premi”.
O'Dwyer ha anche parlato della mindfulness, pratica che gli permette di focalizzarsi al 100% solo sul presente, fattore fondamentale per chi, come lui, è un torneista di professione: “Ogni situazione è unica, devi essere sempre super concentrato. L'aspetto più bello del poker è che ogni singola mano è differente dalle altre. Hai avversari differenti, con stack differenti. Gli stack cambiano ogni mano, così come le carte e il board. Variano pure le emozioni delle persone ogni mano. Perciò non c'è una regola universale, ad esempio, per giocare coppia di Jack”.
Un professionista come lui, dunque, è in grado di porre attenzione a qualsiasi cosa accada al tavolo, perché è necessario trarre beneficio da tutte le informazioni ottenibili.
“Devi sempre guardare tutto ciò che ti succede intorno e prestare attenzione a ogni singolo dettaglio. Devi processare ogni singola informazione e prendere le decisioni di conseguenza...”.