
Dalla Route “66” alle “Paperelle”
Penultimo viaggio nel favoloso mondo dei soprannomi che sono stati assegnati alle carte che riceviamo dal dealer durante lo svolgimento del gioco che amiamo di più, il Texas Hold’Em.
Con questo pezzo concludiamo la parte dedicata alle coppie, facendo riferimento a quelle meno nobili, quelle che spesso necessitano di un aiutino da parte del “board”, magari qualcosa che le faccia diventare un bel tris!
I Sei
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare della “Route 66”, la celeberrima strada che parte da Chicago e porta direttamente a Los Angeles, qui utilizzata per dichiarare la coppia in questione, coppia che è definita anche “cherries”, ciliegie in italiano, a ricordare la forma di un 6 (provateci, magari serve un po’ di fantasia…); negli USA i 6 vengono chiamati anche “boots” o stivali, anche qui per la forma loro forma.
I cinque
Pochi di voi conosceranno Sammy Hagar, leggendario chitarrista statunitense che compose la canzone “I Can’t drive 55”, bene, in molti Casinò si dichiara la coppia di 5 con un semplice “ho le Sammy”; il classico nichelino, che equivale i 5 centesimi di dollaro, rievoca spesso la coppia di 5 anche durante il gioco.
In molte località americane il limite di velocità è di 55 miglia orarie, per questo sentirete parlare di “Speed Limit” mentre i vostri avversari vi mostreranno una fiera coppia di 5.
Per quanto riguarda la loro forma, i 5 vengono identificati come “the snakes”, i serpenti.
I quattro
Partiamo da “the sailboats”, o barche a vela e questa volta ci troviamo davvero d’accordo con chi ha notato la somiglianza; per gli amanti delle armi i 4 diventano “The Magnum”, per rievocare la Magnum .44, appunto.
Curioso il nomignolo “Obama”, in omaggio al 44° Presidente degli Stati Uniti.
I tre
Senza dubbio azzeccato il vezzeggiativo che viene utilizzato per ricordare le pinze dei granchi (da cui “the crabs”) che somigliano ai 3, ma ben più curioso è quello legato al giocatore Mahdi Ghafghazi, che in un torneo piuttosto importante, chiamò un all in di un suo avversario con una coppia di 3 su un board dove figuravano un Asso, un Kappa e una Regina.
In quell’occasione Mahdi perse tutto, dando origine alla leggenda dei “Pere Ghaf”.
I due
La celeberrime “Paperelle” italiane, hanno il loro corrispettivo anche in America, con il classicissimo “Ducks” e il più onomatopeico “Quack Quack”; i due sono conosciuti anche come i “Richard Nixon”, a stigmatizzare il segno di vittoria da lui utilizzato prima di salire in un elicottero e immortalato da una famosissima foto.