
Il nuovo anno pokeristico è cominciato subito col botto, grazie alla stupenda location che ha ospitato l'ultima tappa dell'European Poker Tour: le isole Bahamas. Nemmeno il tempo di fare le valigie e si vola in direzione Melbourne per le Aussie Million, in corso fino al 1° febbraio.
Tuttavia i ricordi di un 2015 entusiasmante sono ancora stampati a bella vista nella memoria: oggi andremo ad analizzare quello che secondo noi è stato uno dei migliori bluff visti in diretta televisiva nel corso della stagione appena trascorsa.
Ci troviamo al tavolo finale dell'EPT Grand Final di Montecarlo, con blind 40K/80K e quattro giocatori coinvolti nell'azione. Apre le danze Johnny Lodden da UTG con 5♣ 5♦, segue Adrian Mateos da bottone con J♠ 10♠ e completano sia Fares che El Asmar da small e big blind rispettivamente con 9♥ 6♥ e 8♠ 6♠, per un pot da 680.000 chip.
Il flop recita A♠ 3♦ 9♣ e dopo il check generale Mateos esce in puntata per 275.000 gettoni, trovando il call di Fares, il fold di El Asmar e (un po' a sorpresa) il raise di Lodden fino a 715.000. Lo spagnolo sembra comunque poco intenzionato a mollare il colpo e dopo averci ragionato su opta per il call a cui segue il fold istantaneo di Fares.
A ben guardare la scelta di Mateos non sembra essere poi così malvagia, nonostante non abbia nulla in mano: è probabile che Lodden possa scegliere di non c-bettare un pot in 4-way sia nel caso in cui abbia una monster che quando non possiede una mano di gran valore. Tuttavia il raise al flop polarizza sin da subito la sua action, poiché molti Assi nel range di Lodden si limiterebbero semplicemente al call e Mateos, considerata la posizione, decide di floatare per rivalutare nelle street successive.
Il pot supera abbondantemente i due milioni e al turn casca un 4♣ che cambia davvero poco: Lodden checka e Mateos prende l'iniziativa puntando circa 1/3 pot, con Lodden che trova comunque la forza di chiamare la sua bet.
A questo punto la situazione è davvero complessa, dal momento che Mateos continua a mostrare forza e agli occhi dell'avversario sembra quasi che stia provando ad estrarre valore. Per contro il range di call da bottone dello spagnolo è talmente ampio che la mano di Lodden potrebbe essere ancora quella migliore, motivo per cui il norvegese opta nuovamente per il call.
Su un pot da 3.685.000 chip si arriva al river, un A♦. Lodden checka, ma Mateos sa bene che potrebbe essere in modalità check-call nel tentativo di farlo 'speware" dato che il suo stack residuo ammonta a 2 milioni di gettoni, ovvero poco più di mezzo piatto. Detto ciò quell'Asso al river si presta a diverse interpretazioni: il fatto che sul board ce ne siano due riduce le possibilità che Mateos ne abbia effettivamente uno in mano, ma d'altro canto lo spagnolo ha condotto un'azione piuttosto strong polarizzandosi a sua volta su un punto molto forte o su aria totale.
Con poco meno di sei milioni di chip dietro Mateos decide di andare all-in. Proviamo a ragionare insieme: quali combo di valore andrebbero rotte su quel river? Sicuramente tutti i set, ovvero 3-3, 9-9 e A-A, tranne 4-4 che probabilmente avrebbe giocato in modo differente. Poi senza dubbio tutte le doppie coppie che nel caso specifico sono A-3. A-9 e A-4, mani che al river si trasformano in full. Le possibilità che Mateos abbia una coppia in mano sono davvero ridotte, perché in fondo non avrebbe avuto senso 'ri-barrellarle' al turn dopo il raise subito al flop.
Lodden entra quindi 'in the tank' e prova a capire se la sua coppia di 5 possa essere veramente la mano migliore, ma nonostante sia pot-commtted decide che fare lo sceriffo al final table dell'EPT potrebbe costargli fin troppo caro e abbandona il colpo.
Dalla sua Mateos tira un sospiro di sollievo e mostra all'avversario il suo bluff clamoroso portandosi a casa un piatto da oltre 9 milioni di chip. Volete sapere chi ha vinto il torneo alla fine? Beh Adrian Mateos ovviamente...
Ecco il video dell'action