
Dal paradiso dell'Atlantis all'inferno del carcere di Nassau, probabilmente non il più 'accogliente' al mondo.
A vedersela brutta sono stati tre poker player statunitensi (rimasti anonimi), di ritorno dalla PCA delle Bahamas.
I ragazzi – giunti all'aeroporto di Nassau per tornare in patria – hanno subito dei controlli e uno di loro è stato 'beccato' con 175 dollari di troppo: portava con sé 10.175$, mentre le leggi caraibiche permettono di trasportare un massimo di 10.000 dollari.
Interrogati dalla security aeroportuale, dopo alcune verifiche, sono poi stati posti in arresto. Seppur increduli, non erano spaventati, perché sono stati portati nel carcere dell'aeroporto che – a detta di uno dei tre – somigliava piuttosto una sala congressi.
Interrogati dalla security aeroportuale, dopo alcune verifiche, sono poi stati posti in arresto. Seppur increduli, non erano spaventati, perché sono stati portati nel carcere dell'aeroporto che – a detta di uno dei tre – somigliava piuttosto una sala congressi.
La loro disavventura, però, era lontana da terminare. Parlando con il poliziotto che li teneva in custodia, infatti, hanno appreso che sarebbero stati di lì a poco trasferiti nel carcere cittadino, decisamente diverso dall'Atlantis: “Ridete adesso ragazzi – avrebbe detto la guardia – perché in cella non ve la passerete benissimo. Qualche giorno fa alcuni americani come voi sono stati violentati...”.
Giunti nel penitenziario, sono stati di nuovo interrogati e l'obiettivo dei tre era quello di pagare una cauzione, anche lauta, pur di porre fine a quell'incubo.
Ciò non è stato possibile perché il misfatto è successo di sabato e gli uffici preposti erano chiusi.
I tre, quindi, sono stati divisi e costretti a trascorrere ben due notti in cella.
“Nessuno ci ha violentati, ma è stato comunque terribile. Non abbiamo chiuso occhio, le celle in cui ci hanno rinchiusi avevano condizioni igieniche inimmaginabili. Siamo ancora sotto shock!”.
Il lunedì è stato accertato dalle autorità che i soldi provenivano veramente dall'Atlantis, ma 10.175 dollari sono stati comunque confiscati.