Siamo solo a inizio febbraio eppure già si parla, e non poco, di World Series of Poker di Las Vegas.
Gli organizzatori stanno da tempo lavorando a pieno regime per offrire una manifestazione che, come al solito, incontri le aspettative dei professionisti e degli amatori provenienti in Nevada da tutto il mondo.
Quest'anno le novità non saranno poche e molte di queste le hanno annunciate recentemente - in diretta su Twitch - Jack Effel e Ty Stewart.
Innanzitutto i tornei inizieranno piuttosto presto la mattina, molto probabilmente lo shuffle up & deal verrà dato alle 10.00.
Era stato chiesto un parere ai player via Twitter a gennaio e questi hanno risposto positivamente a tale possibilità: lo svegliarsi prima per giocare, dunque, non li spaventa, anzi.
La late registration dovrebbe rimanere aperta per sei livelli e l'obiettivo è quello di non far durare un torneo complessivamente non più di 30 ore, che sarebbe la durata ottimale stimata.
I Day 2 saranno le giornate più impegnative, infatti verranno giocati dieci livelli e mezzo, con le pause accorciate. I blind, poi, saliranno più verticalmente quando entreranno in gioco le ante, ovvero: non più 100-200 bensì 150-300.
Tutto ciò per chiudere la giornata entro la mezzanotte, sia per permettere un riposo più lungo ai giocatori sia per dar loro modo di apprezzare la città una volta usciti dal Rio Casino.
Piccola 'rivoluzione' anche per il tavolo finale del Main Event che, a causa delle elezioni presidenziali americane, verrà giocoforza anticipato: inizierà il 30 ottobre e il primo novembre conosceremo il successore di Joe McKeehen.
Dubbi sulle carte, visto che lo scorso anno le italianissime Modiano non piacquero troppo ai giocatori. Verranno, per questo, testati altri modelli.
Almeno per questa edizione, invece, non c'è il rischio dell'introduzione dello 'shot clock', innovazione che ha caratterizzato invece il recente Aussie Millions di Melbourne.