Quando bluffare con scala a terra diventa una scelta profittevole!



Diciamo la verità, a chi non è capitato di bluffare al river con una scala in bella mostra sul board?

Certe volte la tentazione è davvero irresistibile, specialmente quando pensiamo di aver identificato alla perfezione il range del nostro avversario, il quale si troverà a dover investire una buona porzione del suo stack aggrappato alla sola speranza di poter dividere il piatto. 
Nello spot che andremo a proporvi quest'oggi, giocato nel corso del Day4 al Main Event Aussie Million di qualche settimana fa, Alex Lynsley apre le danze con J♥ 8♠ in 'blind war' contro Tony Dunst, che completa da big blind con K♦ 9♥.
Il flop Q♣ J♦ 10♠ regala una scala a Dunst, il quale dopo il check del suo opponent prova subito ad estrarre valore puntando circa mezzo pot. Lynsley decide di appoggiarsi con middle pair e gustshot, rivalutando l'action al turn, un K♥

Questa è la carta peggiore che potesse cascare per Dunst, che infatti non si trova propriamente a suo agio quando Lynsley sceglie di puntare circa 1/4 pot invece di checkare. Tuttavia il fold non è nemmeno un'opzione in questi casi e infatti Dunst si limita solamente al call. 

Il river, nemmeno a dirlo, è un 9♠ e Lynsley spara una bella bet da 425-000 gettoni su pot da 765.000. Cosa fare in questa circostanza al posto di Dunst? Dar credito alla value-bet dell'original raiser o affidarsi alla sorte consapevoli comunque di non poter vincere il piatto? 

Nonostante sieda al tavolo con oltre 4 milioni di chip, Dunst preferisce tirarsi indietro lasciando il pot all'avversario che non si sogna minimamente di mostrare il suo bluff.

E ora proviamo a capire per quale motivo questa mossa sia andata a segno. 
Le dinamiche 'blind vs blind' fanno davvero testo a sé, tuttavia nel range dell'original raiser vi sono praticamente tutte le combo di Assi possibili, oltre ovviamente a tante altre carte, dalle pair alle mani spazzatura. Dopo il call al flop però queste combinazioni si riducono decisamente. Non essendoci nessun draw a colore, gli unici assi 'veri' che possono aver seguito sono le pair (A-Q; A-J; A-10) i draw a scala (A-9; A-8) e le monster (A-K; A-A). Ovviamente non bisogna nemmeno escludere gli assi giocati in floating, anche se su quel tipo di texture è sarebbe davvero poco profittevole floatare un Asso fuori posizione. 

Quando però Lynsley esce in puntata al turn arriva il primo campanello d'allarme. Esistono due sole possibilità in questo caso, ovvero che il nostro avversario stia puntando per valore o che stia provando a fissare un prezzo per il river in modo da poter trasformare la sua mano in bluff a seconda della nostra risposta. Ed è proprio ciò che accade.
Il call di Dunst infatti, rappresenta esattamente il valore della sua mano e per Lynsley provare a 'stealare' il pot al river è quasi un gioco da ragazzi.
L'australiano ha capito benissimo la situazione e sa che nella peggiore delle ipotesi si troverà a splittare il piatto, mentre nel caso in cui Dunst decidesse di crede alla sua storia potrebbe incrementare il suo stack rischiando praticamente nulla. Come si dice in questi casi, "Nice Hand" Lynsley!
Ecco il video dello spot in questione:


 

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