
Quando si parla di 'sfortuna' nel poker, il primo esempio che ci viene in mente è il classico cooler A-A vs K-K con il nostro avversario che pesca il suo Kappone al river. Per quanto questa situazione, capitata decine di volte ad ogni pokerista che si rispetti, possa essere emblematica, la vera 'sfortuna' al tavolo consiste in qualcosa di più sottile.
Perché a certi livelli, con uno stack importante da difendere, è davvero raro assistere ad una mano nella quale i due contendenti decidano di affidarsi completamente al volere del fato. A determinare il fattore negativo infatti, concorrono tanti altri elementi come l'history al tavolo, la posizione e il flow della partita.
La mano che andremo a raccontarvi quest'oggi sembra essere la trama di un 'delitto perfetto' architettato dalla dea bendata contro il nostro Gianluca Escobar.
Già, perché non è roba da tutti i giorni riuscire a giocarsi un pot da 120 blind contro un professionista come Nial Farrell, a due eliminazioni dal final table del Main Event EPT, mettendo le chip in mezzo all'80%.
Già, perché non è roba da tutti i giorni riuscire a giocarsi un pot da 120 blind contro un professionista come Nial Farrell, a due eliminazioni dal final table del Main Event EPT, mettendo le chip in mezzo all'80%.
Siamo all'ultima mano prima della pausa e Farrell decide di aprire 70.000 da cut-off con 10♠ 9♠ ai blind 15K-30K. Escobar 3-betta con Q♠ Q♣ da bottone, il canadese Greenwood 4-betta da small blind, Farrell 5-bet shova e Gianluca chiama.
A questo punto andiamo ad analizzare le ragioni della sua scelta. A detta dello stesso Escobar i due avversari, forti ovviamente delle loro skill, erano tra i più 'allegri' al tavolo e non disdegnavano far pesare il loro stack giocando in modo aggressivo. L'apertura di Farrell, chipleader al tavolo, è un'ottima occasione per effettuare una 3-bet in posizione e far crescere il piatto con una delle mani più forti nel Texas Hold'em quale una coppia di Dame.
Tuttavi sia Farrell che Escobar sanno che Greenwood potrebbe combinarla e infatti 'snasano' entrambi debolezza nella sua cold 4-bet dai blind. Dal canto suo Nial opta per una 5-bet all-in, sicuro di avere una discreta fold equity su entrambi, ma sfortunatamente (se così s può dire) trova Gianluca con una moster hand e il suo call diventa quasi scontato.
Allo showdown però succede quel che non avremmo voluto vedere: il board 6♠ 7♣ 9♥ 10♥ 10♣ regala un clamoroso full al player britannico, il quale condanna il nostro Gianluca ad un'amara eliminazione in 11° posizione. Ora provate a pensare quanto sia raro trovarsi con una premium hand quando gli avversari decidono di dare azione con un range light, proiettate questa situazione ad un passo dal final table della vostra vita , giocatevi un colpo che vi farà raddoppiare 4 volte su 5 e... perdetelo. E' o non è la mano più sfortunata dell'anno appena trascorso?