
Ritorna l'appuntamento con i consigli su come interpretare i tell degli avversari al tavolo. Grazie al solito Zac Elwood, quest'oggi andiamo ad esaminare due comportamenti che potrebbero rivelarci qualche preziosa informazione sulla forza del nostro 'opponent'.
In linea generale la consapevolezza di avere la mano migliore procura uno stato di relax nel giocatore, che proverà a dissimulare cercando di apparire più insicuro di quanto in realtà non sia. Nel primo esempio troviamo il player Stan J con una overpair su un board poco connesso che si appresta a puntare:
A carte viste la scelta sembrerebbe facile, ovvero una bella puntata per estrarre valore da tantissime combinazioni che potrebbero chiamare sotto la coppia di Kappa, ma il nostro protagonista pare non avere le idee così chiare. O almeno questo è quanto prova a trasmettere agli occhi di Gary C, l'altro player coinvolto nel colpo.
Per riuscire nel suo intento, comincia a giocherellare con le chip, contando e ricontando come se non avesse ben deciso il da farsi. Questo tipo di atteggiamento è un chiaro segnale d'allarme nel caso in cui la nostra mano non sia propriamente 'nuts', come dimostra il video.
Nella seconda clip siamo di fronte ad una situazione analoga, ma in questo caso i due giocatori si trovano al river, senza quindi la possibilità di migliorare ulteriormente la propria mano.
Jeff, il player che gioca da bottone, si ritrova un bel colore nuts e spera vivamente di tirare in mezzo qualcuno con una value bet stuzzicante. Prima di mettere le chip in mezzo al tavolo però, lascia trapelare un'espressione che ad un occhio poco allenato potrebbe apparire come un segno di debolezza. Questi infatti serra le labbra in modo eloquente, quasi ad indicare una sorta di titubanza e spaesamento che poco si addicono alla texture del board.
Tale comportamento invece, è da intendersi come un segno di sicurezza – e quindi forza – che difficilmente potremmo scorgere nel caso in cui il nostro avversario avesse deciso di bluffare con aria totale.
Riassumendo, gli stati di relax vengono spesso accompagnati da strani gesti e comportamenti che ci inducono a pensare ad una mano debole piuttosto che ad un punto molto forte. State sempre attenti però a chi ha già metabolizzato questo passaggio e prova ad inventarsi qualche fake tell per indurci all'azione con la mano peggiore.
Riassumendo, gli stati di relax vengono spesso accompagnati da strani gesti e comportamenti che ci inducono a pensare ad una mano debole piuttosto che ad un punto molto forte. State sempre attenti però a chi ha già metabolizzato questo passaggio e prova ad inventarsi qualche fake tell per indurci all'azione con la mano peggiore.