Da Breaking Bad alla GPL: Aaron Paul si unisce ai L.A. Sunset!



Una decina di giorni orsono, il team capitanato da Maria Ho ha annunciato le sue wild card. Più che l'autocandidatura, una scelta operata da tutti i Team Manager della Lega, la vera sorpresa è stata la star di Breaking Bad, Aaron Paul. L'arrivo di una stella nella Lega era qualcosa che serpreggiava nell'aria da tempo, ma nessuno avrebbe scommesso un centesimo su un volto così noto.
Una sorpresa a tutti gli effetti che porterà una iniezione importante di visibilità alla squadra, considerati i 2.6 milioni di follower che l'attore statunitense può vantare su Twitter. Dietro i motivi di questa scelta c'è indubitabilmente il grande appeal mediatico che un personaggio del suo calibro può riscuotere, elemento di primaria importanza per un progetto come la Global Poker League che ha un disperato bisogno di farsi conoscere alle masse. 
Arrivare a lui è stato più semplice del previsto per Maria Ho, che racconta di avere "una cara amica, chiamata Traci Szymanski" capace di stabilire un contatto con l'attore e mandare in porto l'operazione. Questa mossa, che apparentemente potrebbe far storcere il naso ai 'puristi' delle due carte, si rivela in realtà un terno al lotto. 
 
La sua presenza nella GPL infatti, oltre a garantire un'ottima pubblicità, potrebbe attrarre altri personaggi del mondo dello spettacolo, pronte a cimentarsi in questa nuova avventura. 
 
"Non so se essere più stupita o eccitata per il nostro nuovo 'acquisto'. – ha dichiarato a caldo Maria Ho – Aaron porterà non solo il suo amore per questo splendido gioco ma sarà davvero interessante vederlo in azione per i suoi fan. E guai a sottostimare le sue abilità da pokerista, è un vero e proprio talento!"
 
L'entusiasmo per questo annuncio potrebb sicuramente aver portato la Team Manager ad esagerare circa le sue capacità, sta di fatto che Aaron coltiva una passione per il giochino da diversi anni e a detta di molti se la cava piuttosto bene. Certo, competere con dei professionisti del calibro di Jason Mercier, Mustapha Kanit, Dzmitry Urbanovich e via dicendo non sarà proprio una passeggiata. 
 
Chissà che proprio la sua inesperienza non possa rivelarsi un'ottima carta da giocare contro i più esperti. Rimane comunque il fatto che Aaron darà un grosso contributo a livello di immagine, e già questo elemento potrebbe considerarsi di per sé una vittoria. Staremo a vedere...
 

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