Alec Torelli intervista Phil Hellmuth: "Agli High Stakes conta solo la capacità di lettura, la matematica funziona solo ai livelli bassi."



The Poker Brat spara a zero sui 'math genius' in un'apoteosi autocelebrativa. 
Diciamola tutta, se non si trattasse di lui ci sarebbe venuto il voltastomaco a sentire certe cose. Ma dal più 'braccialettato' dei pokeristi mondiali possiamo accettarlo: Phil Hellmuth è fatto così, 'take it or leave it' come dicono oltremanica. Accanto a lui la figura di Alec Torelli, nell'insolita veste di intervistatore, sembra messa lì per caso. Hellmuth, col suo carisma dirompente, sfodera il cavallo di battaglia alla prima occasione utile, dopo aver esordito con un umilissimo "c'è chi sostiene che giocare a poker oggi sia molto più difficile che in passato...per me non è così."
Il passo che porta alla celebrazione delle sue doti analitiche è brevissimo: "Riesco ad essere ancora un giocatore vincente perché esercito continuamente le mie capacità d lettura. Sulla rete si imparano centiania di strategie differenti, ma poi bisogna saper guardare in faccia l'avversario e nascondere per bene la forza della propria mano."
Che dire allora di chi ha un approccio più 'razionale' al gioco? "La verità è che la matematica conta quando sei un giocatore scarso. Ai livelli bassi per esempio, la matematica conta tantissimo. E continua a ricoprire questo ruolo fino ad un certo livello, poi non conta più del 10%. Il resto concerne soltanto la capacità d leggere gli avversari. Avrò giocato contro un centianio di questi "math genius" e ogni giorno mi convinco sempre più di quanto agli high stakes la matematica non serva a niente."
 
Phil attribuisce il merito dei sui 14 braccialetti, in parte, alla moglie: "Non li avvrei mai vinti senza di lei. E' fondamentale poter condividere il tuo successo con qualcun'altro. Non bisogna alimentare troppo il proprio ego.
Un ego che, a detta sua, manda letteralmente in rovina tante nuove leve del poker mondiale: "Quanti grandi giocatori sono spariti completamente dal giro? A distruggerli è stato il loro ego. Ci sono ragazzini che vincono un torneo e si vantano di essere più forti di Phil Hellmuth. Devono smetterla di dire stupidaggini su di me! Questi ragazzini vincono un torneo e scialacquano tutto in droga e alcool: ecco il segnale che l'ego sta avendo la meglio su di loro.
 
A proposito di vincite come se la passa Phil, diventato quasi esclusivamente un regular delle partite cash-game private high stakes? "Ho avuto sempre delle vincite costanti ma lo scorso anno ho perso per diversi mesi di fila: non riuscivo più a vincere. Poi ho recuperato tutto nel giro di una settimana. Si, una settimana!"
 
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