
Dai soldi finti alle vincite milionarie: il cammino di uno dei fenomeni più celebrati del momento.
Tra tutti i campioni che popolano l'aristocrazia del poker mondiale Steve O'Dwyer è sicuramente tra i giocatori più apprezzati nell'ambiente. Motivo? Nessuno come lui negli ultimi anni è riuscito ad imporsi con tale costanza nei tornei più ricchi del panorama internazionale.
Nato nell'aprile del 1982, Steve è cresciuto negli States, precisamente a Colorado Springs. A dirla tutta nella sua adolescenza ha vissuto in diversi posti per via degli impegni lavorativi del padre: dopo una tappa in Germania e qualche anno a New York si stabilisce in Pennsylvania, dove ai tempi del college comincia ad appassionarsi al Texas Hold'em.
La scintilla scocca quando il giovane Steve assiste all'impresa di Chris Moneymaker nel , capace di trasformare un satellite online da una manciata di dollari in un primo premio milionario. Catturato dalla miriade di promozioni che spuntavano sul web, decide di mettersi sotto per sfruttarle al massimo. Comincia a giocare cash-game ai soldi finti e intasca i suoi primi 7,5$ proprio grazie ad un piazzamento in un freeroll ottenuto per via dei risultati maturati nella modalità 'playmoney', che puntualmente perde alla prima orbita in 'real money'.
E' il 2004 e Steve sta per entrare nel suo ultimo anno di università, anche se l'idea di diventare un giocatore professionista comincia a solleticarlo. Specialmente dopo un big shot a quattro zeri, che destina in parte al pagamento della retta prima di fare fagotto e trasferirsi a Las Vegas con un bankroll da 14.000$.
E' proprio li che conosce due giocatori del calibro di Scott Seiver e Isaac Haxton i quali cominciano a 'stakarlo' per eventi da 5.000$ e 10.000$ decisamente fuori dalla sua portata. Il 2007 è il suo 'annus horribilis': accumula un passivo di oltre 400.000$ e perde tutto il suo bankroll a causa del 'Black Friday', tanto che quella notte si trova a dormire sul pavimento di casa Seiver.
Ma proprio quando tutto sembra perduto ecco che le cose cominciano, poco alla volta, a girare per il verso giusto. La sua prima vittoria in un torneo risale al 18 luglio 2011, occasione in cui O'Dwyer mette in riga i 156 partecipanti della 'Bellagio Cup' da 5.000$ e porta a casa una prima moneta da 259.452$.
E' curioso osservare come il buy-in dell'ultimo torneo giocato (e vinto) lo scorso 31 gennaio, sia costato praticamente quanto il primo posto ottenuto in quell'estate del 2011. Già, perché da quel momento in poi per Steve comincia una carriera folgorante: nel mese di ottobre chiude 'runner-up' al EPT di Londra per 726.790$, il 28 febbraio del 2012 si aggiudica il WPT di Vejle, in Danimarca, per altri 213,796$ ma per il suo primo shot milionario bisogna attendere ancora un annetto.
E' il 6 maggio del 2013 quando si impone su un field da 531 giocatori all'EPT di Montecarlo, intascando un premio da 1,604,972$, ma il bello deve ancora arrivare...negli anni successivi infatti comincia a prender parte agli High Roller più costosi in circolazione, confrontandosi con campioni di livello assoluto ma soprattutto dettando legge in ogni angolo del pianeta.
Ecco i risultati più prestigiosi conseguiti negli ultimi due anni:
|
Festival |
Buy-in |
Vincita |
Pos. |
01/11/2014 |
APPT Macau |
500.000 HK$ |
1.811.638$ |
1° |
06/01/2015 |
PCA Bahamas |
100.000$ |
1.872.580$ |
1° |
02/05/2015 |
EPT Montecarlo |
25.000$ |
528.700 |
3° |
22/08/2015 |
EPT Barcellona |
50.000$ |
249.486$ |
7° |
25/10/2015 |
EPT Malta |
10.000$ |
360.241$ |
1° |
09/11/2015 |
APPT Macau |
100.000HK$ |
343.974$ |
4° |
08/12/2015 |
EPT Praga |
50.000$ |
809.752 |
1° |
03/01/2016 |
WPTN Paranaque City |
200.000$ |
953.700 |
4° |
09/01/2016 |
PCA Bahamas |
50.000$ |
945.495$ |
1° |
31/01/2016 |
Aussie Millions Melbourne |
245.000A$ |
744.829$ |
1° |
Oltre a questo filotto pazzesco ci sono decine di altri piazzamenti prestigiosi che abbiamo scelto di non menzionare. Con poco meno di 15 milioni di vincite lorde ottenute nei circuiti live Steve O'Dwyer, al momento, si trova a ridosso della top 10 nella all-time money list. Un traguardo niente male per questo giovanotto trentatreenne che fino a qualche anno fa si trovava costretto a dormire per terra. E allora diciamolo, runnate meglio voi?