
Probabilmente mai errore fu più 'dolce'.
Presentatosi alle casse del Rio Casino per iscriversi a un torneo, lo statunitense Scott Farnsworth ha tirato fuori dal portafogli 1.500 dollari e ricevuto il ticket da consegnare al dealer una volta al tavolo.
Fin qui tutto normale, i problemi infatti sono nati al momento dello shuffle up & deal: si trattava di un evento WSOP di limit hold'em e non di NO limit hold'em. Insomma, un sacco di differenza tra le due specialità.
Il giocatore, una volta compreso di non poter far nulla per rimediare a quella svista, tra una mano e l'altra si è armato di iPhone e ha passato qualche livello iniziale a capire quello che doveva fare: prima ha imparato le regole, poi la strategia più profittevole per cercare di ammonticchiare chips.
Il gioco non è poi tutta un'altra cosa rispetto al più inflazionato no limit hold'em, quindi quel sistema di studio originale ha presto portato i suoi frutti.
Scott ha infatti visto crescere lo stack col passare del tempo e ha iniziato, di conseguenza, a prenderci gusto.
Farnsworth, poi, ha compiuto un vero e proprio miracolo riuscendo a mettersi alle spalle ben 665 avversari, cedendo solo in heads up contro il connazionale Danny Le, a cui è andato il braccialetto.