WSOP 2016, a chi andrà lo scettro di Player Of the Year?



Ci siamo quasi. 
Dopo ormai un mese e mezzo di poker giocato ai massimi livelli, cominciano a tirarsi le somme di una edizione che rimarrà nella storia delle World Series Of Poker, non tanto per i numeri raggiunti, quanto per le innumerevoli novità introdotte. 
In questa sede, almeno per adesso, non vogliamo annoiarvi coi freddi numeri di partecipanti, presenze, trend postivi o negativi, ci penseremo più avanti quando il quadro sarà completo e, tra il 16 e il 17 luglio si concluderanno i due ultimi tornei in programma quest’anno, rispettivamente il “Little One Drop”  da $1.111 di iscrizione e l’ormai leggendario Main Event, vera e propria “Itaca” di ogni giocatore che si rispetti. 
In realtà, come molti di voi sanno, il Main Event avrà un’affascinante coda il prossimo novembre quando verrà disputato il tavolo finale ufficiale dell’edizione 2016
La nostra attenzione, per adesso, è volta verso quello che è considerato un titolo che non dà alcun riscontro a livello economico, ma che mediaticamente è quello che viene maggiormente ricordato al termine di ogni edizione, secondo, come interesse, solo al nome del vincitore del Main Event.
Stiamo parlando del titolo di “Player Of The Year”, riconoscimento che viene assegnato al giocatore che ha raggiunto con maggiore costanza piazzamenti e successi durante l’intera kermesse statunitense. 
Nulla è ancora deciso ufficialmente, anche se il grosso della scena, quest’anno, se lo è preso fin qui Jason Mercier, talentuoso e conosciutissimo trentenne americano di Lauderdale, Florida, che ha inanellato una serie impressionante di “bandierine”, ben 10, che comprendono anche 2 braccialetti, un secondo posto e un altro tavolo finale dove ha chiuso ottavo. 
La Global Poker Index, che quest’anno segue questa speciale classifica, suggella il primo posto parziale di Mercier, assegnandogli 2.169 punti, ben al di sopra del secondo, l’australiano di Melbourne Martin Kozlov, 1410 punti per lui. 
Il gradino più basso del podio spetta per il momento ad un altro mostro sacro del poker internazionale, Paul Volpe, a quota 1365 punti
Il solito Max Pescatori guida la truppa nostrana con 840 punti, figli di ben sei piazzamenti di cui tre tavoli finali, per un 71esimo posto che non può che essere migliorato; poco dopo i primi 100 si attesta Giuliano Bendinelli a quota 758 punti, mentre fa capolino al 261esimo posto il nostro November Nine del 2015, Federico Butteroni
Scorrendo la classifica troviamo Alessio Di Cesare, Davide Suriano, Alessandro Borsa, Dario Sammartino e Pasquale Grimaldi, fino ad arrivare a Federico Petruzzelli
La decina di eventi che ci separa dalla fine di questa edizione, assegnerà ancora punti importanti per poter aspirare a vincere il “WSOP POY 2016”… 
Mercier è avvisato. 
 

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