
Nel poker esser definito 'shark', ovvero uno squalo, ha una connotazione estremamente positiva: in sostanza se ai tavoli si trova il predatore più temuto degli abissi, per i malcapitati pesciolini – 'fish' – l'unica speranza è riuscire a rendersene conto in tempo e spostarsi in acque più sicure.
C'è qualcuno però, che suole fregiarsi di questo appellativo per qualità differenti dalla semplice abilità nel gioco: parliamo di Mihai Lacatos, meglio noto nel circuito live come 'The Card Shark'.
Rumeno, sessantuno anni all'anagrafe e senza un lavoro, il buon Mihai ha ben pensato di guadagnarsi da vivere truffando i casinò. In che modo? Semplice, segnando le carte.
Rumeno, sessantuno anni all'anagrafe e senza un lavoro, il buon Mihai ha ben pensato di guadagnarsi da vivere truffando i casinò. In che modo? Semplice, segnando le carte.
Già noto in buona parte dei casinò inglesi, dove nel giro di sei anni è riuscito a metter da parte una fortuna, presentandosi puntualmente con documenti falsi in quanto bandito dalla maggior parte di essi, Lacatos è finito dietro le sbarre il 31 marzo 2014 dopo esser stato colto in flagrante al casinò di Northampton dalla security locale.
L'accusa di 'card marking', una tra le varie 'specialità'' dei 'cheaters' – truffatori –, lo rende anche tra i primi ad aver subito una condanna per questa ragione. Nonostante i suoi precedenti il rumeno non ha nemmeno pensato di rigare dritto e proprio qualche settimana fa, come riportato da diversi media internazionali, è stato 'pizzicato' nuovamente, stavolta nella splendida isola di Cipro, a Kyrenia per la precisione.
Il nostro furbacchione ha cominciato a segnare le carte come suo solito (foto sotto) finché la sicurezza interna non è intervenuta sequestrando i 2.585$ vinti in poco tempo.
La reiterazione del reato non sarà certo un punto a favore di fronte al giudice, ma stando alla sua perseveranza pare proprio che il rischio di esser 'beccati' fosse una minaccia fin troppo tenue se paragonata alle prospettive di guadagno, seppur illecito è bene ricordarlo.
Insomma, dopo aver preso di mira le room di Salford, Leicester e Nottingham, Lacatos ha provato a combinarla anche dall'altra parte dell'Europa senza riuscire nel suo intento. Tuttavia siamo pronti a scommettere che nel giro di qualche anno si sentirà ancora parlare di lui: in fondo il lupo perde il pelo ma...