Il 2014 è un anno importante per il main event WSOP. Dopo il calo di affluenze registrato nelle ultime tre edizioni, si ritorna a sfiorare quota 6.700 iscritti grazie anche al primo premio garantito di 10 milioni di dollari tondi tondi.
La qualità dei player in gara è sicuramente sopra la media dei final table disputati in passato. Eccezion fatta per Felix Stephensen e William Pappacostantinou, i restanti sette possono vantare non meno di 3 cash ciascuno nel circuito WSOP, tra cui Jacobson e Sindelar rispettivamente a quota 13 e 17.
Anche in questa occasione il chipleader, l'olandese Jorryt van Hoof, non riesce a capitalizzare il vantaggio e si deve arrendere in terza posizione. Perfetta invece la strategia messa in atto da Martin Jacobson, che aspetta il momento giusto per metterle in mezzo sfruttando la sua grande competenza tecnica. La fortuna sta dalla sua parte nei momenti chiave e raggiunge l'heads-up con il danese Felix Stephensen, partito in seconda posizione nel count iniziale.
La mano che decreta Jacobson vincitore dell'edizione 2014 è praticamente un cooler a favore per lo svedese: Stephensen, rimasto con poco più di 10 big blind, va all-in con A♥ 9♥ trovando il call istantaneo di Jacobson con 10♥ 10♦. Il flop 3♠ 9♣ 10♣ è già una sentenza per Stephensen, agrappato ad uno 0.4% di poter vincere il colpo, chiudendo un poker runner-runner con i 9. Il K♦ al turn rende ininfluente il 4♣ al river, regalando di fatto il titolo a Jacobson che viene sommmerso dall'entusiasmo degli amici presenti in tribuna.
Curiosità: Mark Newhouse è il primo giocatore dell'era moderna a riuscire nell'impresa del back-to-back. A questo record personale va aggiunto il rammarico per aver chiuso 9° entrambe le volte.
Per la prima volta nella storia il podio non vede nemmeno uno statunitense: Jacobson (Svezia) Stephensen (Danimarca) e Van Hoof (Olanda) fanno capire agli americani che i tempi stanno cambiando.
Ecco il video in cui Martin Jacobson trionfa al main event WSOP 2014: