
A volte, nel mondo dello sport, capita che qualcuno sia terribilmente più bravo degli altri tanto da dominare letteralmente la scena senza rivali. Pensiamo a fenomeni come Michael Schumacher per la Formula1, Valentino Rossi nei primi anni in MotoGP, il Milan dei primi anni '90, il fulmine Bolt (fresco di triplete alle Olimpiadi di Rio appena terminate) e via dicendo.
Nel poker la questione è più complessa in quanto la fortuna ha un peso specifico superiore rispetto alle discipline sopra citate, tuttavia quel diavoletto di Fedor Holz sta riuscendo a sconfiggere anche la dea bendata, o per lo meno a limitarne l'influenza. Si, perché ultimamente quando il tedesco si iscrive ad un torneo di poker la sua presenza al final table diventa quasi scontata, senza contare le volte in cui, come appena successo a Barcellona, riesce a mettere le mani sulla prima moneta.
Le cose son due: o siamo davanti alla 'run' più miracolosa della storia o Fedor Holz, a soli 24 anni, ha capito qualcosa in più di tutti i suoi illustri colleghi. Celebrato dai media pokeristici per l'incredibile rush di vittorie ottenute a Vegas, Holz aveva annunciato un prematuro ritiro dalla scena del poker che conta.
Ma è bastato soltanto un mesetto a fargli tornare la voglia di mettersi in gioco: risultato? Un milione e trecentomila euro messi in saccoccia e un Sam Greenwood, suo avversario in heads-up, a dir poco frastornato ma tutto sommato felice per il secondo posto.
Era l'8 luglio scorso quando Holz si alzava con il braccialetto in mano dal tavolo dell'High Roller One Drop alle scorse WSOP e un assegno da quasi 5 milioni di dollari in mano. A circa un mese e mezzo di distanza ecco un'altra perla del fenomeno nato a Saarbrücken, cittadina da 200.000 abitanti scarsi al confine con la Francia.
Giusto per la cronaca, Fedor è alla sua prima 'Picca' ad un EPT se escludiamo la vittoria in un side event, sempre a Barcellona, risalente a due anni fa. Ma a giudicare dai poco meno di 20 milioni accumulati nei circuiti live in soli due anni o meglio, quasi esclusivamente negli ultimi dieci mesi, pare proprio che il giovane in questione abbia poco da imparare dai grandi.
E con 'grandi' intendiamo proprio quei mostri sacri del poker che al momento stanno ad una manciata di dollari da lui nella all-time money list. Trickett e Hellmuth , rispettivamente in ottava e settima posizione, sono avvisati: con questa media nel giro di un paio di mesi potrebbero essere scavalcati senza troppi problemi dal 'piccolo' Fedor. Non ci resta che attendere...