
Tra poche settimane sarà al tavolo che tutti i pokeristi sognano e si siederà togliendo dalla busta 31.600.000 chips, che corrispondono al quarto stack in gioco.
Lui si chiama Michael Ruane, ha 28 anni e sicuramente non è un poker player estroverso, di quelli che amano la ribalta.
Dopo esser diventato un November Nine, infatti, in un primo momento, ha rifiutato le interviste di rito, evitando così microfoni e telecamere curiosi di conoscere qualcosa di più sulla sua vita e sul suo poker.
Ci sono riusciti, poi, i colleghi di PokerNews ed è venuta fuori la biografia di un personaggio comunque interessante.
Dopo il Black Friday è stato costretto per giocare online a lasciare il New Jersey, dove ha una bella famiglia, ed è andato a vivere per due anni a Montreal, non così lontano da casa. E' tornato nel 2013, anno in cui lo stato in cui è nato ha legalizzato il poker online.
Michael è prevalentemente un giocatore di cash game e, strano ma vero, non ama troppo gli mtt: “I tornei sono troppo lunghi, ne faccio circa cinque all'anno...”.
Ha dato tutto se stesso, evidentemente, nel Main Event WSOP, dove è stato anche chipleader.
“Ho chiuso il Day 1 col doppio dello stack di partenza – ha raccontato Ruane – poi non sono mai stato all-in. E' incredibile, non sono mai incappato in uno spot a rischio...”.
Sbirciando su Hendon Mob, effettivamente, si evince la sua non passione per i tornei multitavolo.
Prima dell'exploit di Las Vegas, infatti, aveva incassato appena 44.000 dollari, 17.000 dei quali vinti all'EPT di Campione d'Italia nel marzo 2012 (arrivo 30°).