Negreanu si scaglia contro le partite milionarie online: "Gli High Stakes sono il male del poker!"



E se avesse ragione anche stavolta? 
Il professionista canadese non è nuovo ad uscite impopolari, come accaduto diverse volte in passato. In questa occasione l'attacco viene rivolto a quelle partite che, in un modo o nell'altro, hanno catturato l'attenzione di migliaia di appassionati, i quali con sorpresa e incredulità ammiravano i top player mondiali giocarsi cifre a cinque o sei zeri come fossero noccioline. 
 
In una intervista rilasciata recentemente ai media stranieri, Negreanu si è scagliato pesantemente contro la possibilità di giocare gli high stakes online: "Prima che l'online assumesse la forma che oggi conosciamo – esordisce Daniel – le partite più alte arrivavano al massimo al 30$/60$, e già quelle ci sembravano una follia. Oggi invece non ci stupiamo affatto di trovare action al 1000$/2000$."
 
Ma per quale motivo tutta questa avversione contro gli high stakes, che in fondo sono stati un ottimo escamotage per attirare tanti amatori nel corso degli anni? "E' vero che molti giocatori si sono appassionati proprio grazie agli scontri tra i vari Antonius, Isildur, Ivey e via dicendo – spiega Negreanu – tuttavia quando ci sono tanti soldi in ballo l'ecosistema si popola di persone che pur di guadagnare sarebbero disposte a tutto."
 
Non solo quindi viene enfatizzato il lato più crudele dell'essere umano, almeno a detta di Daniel, ma si arrivano ad elaborare soluzioni per poter trarre maggior profitto a scapito dell'integrità morale nonché della legalità: "Col tempo i tavoli si sono riempiti di giocatori scorretti, bot e sit script. E' assurdo vedere che quando un player poco esperto decide di giocare una forte somma il tavolo si riempia istantaneamente di regular pronti a mettersi in sit-out non appena questi perde l'intera posta." 
 
Insomma, quel che da un lato è stato un ottimo stratagemma pubblicitario, secondo il campione canadese ha sortito effetti negativi difficilmente controllabili dalle stesse poker room. "Prendiamo il caso di Guy La Liberté – prosegue Danielche nella sua carriera ha perso circa 28 milioni di dollari. Probabilmente se i limiti non avessero raggiunto una tale proporzione non avrebbe smesso di giocare online com'è accaduto."
 
Certo, ognuno è padrone del proprio destino e non è certo colpa delle poker room se un giocatore si lascia prendere la mano, sta di fatto che il polverone sollevato da Negreanu potrebbe avere un fondo di verità. E voi cosa ne pensate a riguardo? 
 

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