Come giocare la modalità short-handed? Ecco alcuni consigli pratici per ottenere il massimo!




Il torneo è già nel vivo da un pezzo, la bolla è appena scoppiata e le eliminazioni si susseguono con una velocità impensabile fino a qualche orbita prima. In situazioni come questa capita di trovarsi al tavolo con meno avversari del previsto, prima che vengano effettuati i re-draw con il conseguente bilanciamento dei tavoli. 
 
Invece dei soliti nove o dieci player infatti (almeno per quanto concerne la modalità full-ring) ci si può trovare a giocare contro otto, sette o addirittura sei giocatori, circostanza che modifica inevitabilmente gli equilibri creatisi al tavolo. 
Questo infatti è il momento di spingere per chi ha la possibilità di disporre di uno stack sufficientemente profondo, ma proprio in virtù di ciò potrebbe rivelarsi un'ottima occasione per gli short stack di trovare il tanto agognato double-up. Andiamo insieme a scoprire come gestire al meglio questa fase. 
Gli elementi da tenere in considerazione, oltre al flow della partita, sono le dimensioni degli stack in gioco e le caratteristiche dei singoli giocatori. I più aggressivi infatti, potrebbero ampliare il loro range di mani per far volgere la situazione a loro vantaggio, mentre i giocatori più tight potrebbero over-foldare in quanto poco inclini a cambiare marcia nonostante il numero di giocatori si sia ridotto.
 
Occorre quindi prefiggersi dei piccoli obiettivi e in base a quelli selezionare un range di mani con le quali passare all'azione. Sui giocatori più chiusi è quindi importante aggiustare i range di apertura, provando a rilanciare in steal con mani che in un tavolo full ring avremmo tranquillamente passato. Contro i più aggressivi invece è fondamentale ridurre al minimo le giocate fuori posizione, dal momento che proveranno ad aggredirci sia con valore che in bluff totale. Attenzione però, evitare spot complicati contro i pù aggressivi non significa affatto lasciargli campo libero. 
 
Al contrario le nostre azioni dovranno essere ben ponderate, e se da un lato giocheremmo con un range leggermente più stretto, dall'altro dovremmo cominciare a opporre resistenza laddove le odds e l'equity della mano ce lo consente. Inoltre sarà molto importante difendere i blind nel caso in cui l'aggressore sia proprio uno dei giocatori più loose. 
Se ad esempio il player in questione apre da bottone e noi difendiamo il buio con un Asso-x, foldare alla c-bet su un pairato basso come 5-5-8 rainbow potrebbe essere un errore, nonostante la nostra mano non abbia grandi margini di miglioramento. In casi simili infatti, un call potrebbe indurre l'avversario a tirare il freno a mano permettendoci cosi di bluffare nelle street successive o limitarci al check avendo Asso carta alta come valore di showdown. 
Questo ovviamente è solo un piccolo esempio di come apportare delle modifiche alla propria strategia di gioco, in quanto occorre sempre e comunque prestare la massima attenzione alle dinamiche in corso senza farsi prendere troppo la mano. L'occasione per incrementare lo stack è ghiotta per tutti, ma saper cambiare marcia è una caratteristica che solamente i più bravi possiedono
 

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