Jonathan Little e uno scontro tra chipleader al final table di un evento WSOP!



Parliamoci chiaro, nel poker è impossibile vincere senza mai bluffare. 
O meglio, se ci riuscite significa che la dea bendata vi ha accompagnato per tutta la durata del torneo senza mai voltarvi le spalle, il che non capita così sovente...
Quest'oggi prenderemo in esame uno spot un po' diverso dai soliti, nel quale l'azione finisce già al flop. Non per pigrizia ovviamente, dato che nel web è pieno di spot più complessi, ma tante volte ci si perde in analisi approfondite di mani molto intricate quando in alcuni casi sarebbe bene soffermarsi sui dettagli. Specie se lo stesso protagonista, Jonathan Little, si presta a commentare le sue scelte come in questo caso.
 
Ci troviamo al final table di un evento No Limit Hold'em da 5.000$ giocato quest'estate dal player australiano. Nessun giocatore può definirsi realmente short stack, dal momento che tutti hanno un minimo di  25-30 big blind, con due big stack in gioco quali Jonathan Little e Jonathan Jaffe, entrambi attorno ai 100 big blind.
 
Dopo il fold generale Jaffe apre da bottone mentre Little spizza 2♥ 2♦ da small blind: che fare? Sentiamo il diretto interessato: "In passato avrei chiamato per set-mining, ma in questo caso preferisco una linea più aggressiva, specialmente perché il mio avversario, Jonathan Jaffe, è un ottimo giocatore nonché molto aggressivo. Di conseguenza si aspetterà che nel mio range di 3-bet non ci siano troppe combo di bluff. In linea generale contro questo tipo di giocatori preferisco 3-bettare un range difficile da exploitare, e 2-2 fa proprio al caso nostro."
 
A questo punto viene naturale chiedersi quale size scegliere contro un giocatore LAG? "Dal momento che in posizione di small blind preferisco o 3-bettare o foldare, opto per una size piuttosto lunga contro Jaffe, dato che mi aspetto un call con un range di mani molto ampio, in modo scremare una buona porzione di mani che avrebbero flattato in posizione a fronte di una size inferiore."
 
Su apertura 70.000 ai blind 15K/30K, Little decide quindi di 3-bettare 215.000, poco più di 3 volte l'importo scelto dall'original raiser. Il flop K♣ J♣ 5♠ non è certo dei migliori, ma Little ha in mente qualcosa: 
 
"Se checko e lui punta mi troverò di fronte ad un easy-fold e tendenzialmente non mi piace check-foldare contro giocatori molto aggressivi che c-betteranno praticamente tutto il range. Non mi resta quindi che trovare un'alternativa per provare a vincere il piatto, considerando il fatto che c-betterei tutto il range col quale ho 3-bettato, che per quanto detto prima è abbastanza forte. Infatti, nel caso in cui avessi 3-bettato con una mano forte, puntando nuovamente su questo board il mio percepito dovrebbe essere orientato più sul value che sul bluff."
La previsione di Little si rivela azzeccata e infatti Jesse folda senza troppi patemi d'animo, regalando, si fa per dire, altri 10 big blind al suo avversario. E voi cosa ne pensate di questa condotta? Ecco il video con annesso commento di Jonathan Little:

  

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