
Potere e poker è un binomio che potrebbe calzare benissimo, sono molti i puristi di questo gioco che hanno provato a dimostrare che l’essere umano è attratto da tutte quelle attività che permettono di esercitare il proprio domino sui nostri simili.
Forse è per questo che alcuni Presidenti degli Stati Uniti sono stati degli ottimi giocatori di poker.
In un precedente articolo vi abbiamo parlato di Abraham Lincoln e Theodore Roosvelt, eccovene altri tre.
WARREN G. HARDING (1921-1923, Republican)
Harding fu il 29° Presidente americano e la peculiarità del suo mandato fu senza dubbio la sua durata, molto inferiore a quella dei suoi predecessori.
Invece dei canonici 4 anni, Harding rimase in carica solo due anni e mezzo a causa della sua prematura dipartita, ma non per questo fu un passaggio privo di clamori.
Harding fu investito dallo scandalo “Teapot Dome” e più di una volta fu accusato di qualche scappatella extra coniugale che intaccò la sua reputazione.
Nel corso di questi due anni parecchi membri della sua amministrazione passavano un paio di giorni alla settimana nell’ufficio del Presidente per giocare a poker e non furono in pochi a scommettere che in quegli uffici scorresse dell’ottimo whisky (occhio che siamo in piena era proibizionista).
Si narra che in una di queste partite, Harding decise di giocare una mano a “carta alta semplice” contro Louise Cromwell Brooks, prima moglie dell’allora generale Douglas MacArthur, con l’accordo che chi avesse vinto avrebbe scelto il premio.
La Brookes vinse pescando un asso e chiese al Presidente l’intera collezione del servizio di porcellana (il famoso White House china) che ogni Presidente ordina per sé una volta salito al potere.
Il giorno dopo Harding fece recapitare il premio a casa del generale MacArthur.
FRANKLIN D. ROOSEVELT (1933-1945, Democrat)
I Presidenti che si insediarono dopo Harding, si resero conto che buona parte della reputazione del loro predecessore, fu influenzata negativamente dal fatto che egli giocasse a poker e furono molto attenti a non associare il proprio nome con il gioco all’interno della Casa Bianca.
A far tornare le abitudini ludiche nella White House, ci pensò un presidente completamente fuori dagli schemi, il democratico Franklin Delano Roosevelt, che introdusse nei proprio uffici il vero e proprio Stud, quella variante che tutt’oggi conosciamo anche noi.
Qualcuno giura di aver sentito chiari rumori di chips durante alcune delle sue trasmissioni radiofoniche rimaste famose con il nome di “Fireside Chat”, in cui Roosevelt svelava i suoi programmi politici agli ascoltatori.
La modalità torneo cominciava a muovere i primi passi proprio in quegli anni e Roosevelt ne organizzava uno ogni notte in cui si svolgeva una sessione del Congresso con la particolarità che, nel momento in cui suonava la campanella dei “fine lavoro”, chi si fosse ritrovato chipleader in quel momento, avrebbe vinto il torneo.
Il problema è che capitava più volte che la sessione si concludesse con Roosevelt terzo di tre e in quei casi il torneo continuava fino a quando, balzato in testa al torneo, egli riceveva strane telefonate che inderogabilmente lo allontanavano dal tavolo facendone praticamente sempre il vincitore.
HARRY TRUMAN (1945-1953, Democrat)
Uno dei presidenti più incalliti e assidui giocatori di poker fu senza dubbio Harry Truman che non solo ospitava alla Casa Bianca gli amici di una vita per dare sfogo alla propria passione ludica (la cosiddetta Missouri Gang), ma si è spinto fino a farsi commissionare un set di chips con il marchio presidenziale.
Anche Truman amava i giochi che facevano capo allo Stud e la posta in palio durante le sue partite raggiungevano le centinaia di dollari; si dice anche che il “Chief Justice” della Corte Suprema del 1946, Fred Vinson, fu eletto da Truman in virtù della sua militanza nella Missouri Gang.
In quello stesso anno il Presidente giocò per tutta la durata del viaggio con Winston Churchill verso Westminster College dove tenne il famosissimo discorso sulla “Iron Curtain”, la cortina di ferro.
Da segnalare anche che a due degli aerei utilizzati in ricognizione anticipata che portò al bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, fu dato il nome di Straight Flush e Full House…