
E' ancora giovanissima, eppure la sua carriera va avanti già da diversi anni ed è iniziata in maniera che potremmo definire curiosa.
Stiamo parlando di Sofia Lovgren, professionista svedese che per qualche tempo è stata compagna del nostro caro amico Luca Moschitta.
Nata e cresciuta vicino a Goteborg, Sofia si è sempre dedicata allo sport in compagnia dei fratelli: ha praticato golf, calcio, tennis-tavolo, sci e vela.
Il poker lo ha conosciuto per caso, quando appunto uno dei fratelli le ha mostrato il gioco online, che l'ha appassionata sin da subito.
Impossibilitata a provarci a soldi veri, data l'età e il veto dei genitori, la Lovgren si è buttata sui freeroll, vincendo addirittura uno dei primi da lei giocati.
Allora si costruì il primo bankroll, poi nel 2008, compiuti i 18 anni, provò nuovamente la scalata su un altro sito, investendo appena 50 dollari.
“Ho grindato tante ore a stake bassi, una buona pratica per il bankroll management e la pazienza – ha dichiarato la svedese a PokerNews – dopo un altro anno trascorso giocando le partite 1$/2$, sfruttando sere e notti, i miei 50 dollari iniziali divennero 60.000”.
Finite le superiori, Sofia decise di prendersi un anno sabbatico per provarci seriamente col poker, un'attività che le stava dando finora ottimi profitti. I suoi genitori, però, erano scettici.
“Mostrai i grafici e il mio bankroll ai miei genitori. Fu allora che accettarono di buon grado il mio anno lontano dai libri e dallo studio...”.
Da quei tempi le cose sono decisamente cambiate, suo padre infatti la segue mentre gioca online.
“Spesso quando grindo – ha raccontato Sofia – mio padre guarda i miei tavoli ed è estremamente curioso riguardo le mani che gioco. Ho il 100% del supporto della mia famiglia, finché quello che faccio mi rende felice e fa si che la mia vita sia equilibrata”.
Agli inizi la passione per il poker l'ha portata a essere un po' asociale, ma non rimpiange quei tempi in cui per migliorare nel gioco ha dato tutta se stessa.
“Oggi ho un equilibrio maggiore grazie a uno stile di vita sano. Vado in palestra e trascorro molto tempo con famiglia e amici. Del poker live, ad esempio, amo il fatto che girando il mondo ho la possibilità di vedere nuovi posti e conoscere culture diverse dalla mia...”.
Pur piacendogli l'adrenalina dei tornei, specialmente quando riesce ad andare deep, la Lovgren sa bene che per vivere il cash game è la specialità più profittevole.
“Adoro il poker deep-stack, dove è necessario pensare e in cui si giocano piatti grandi. Avendo l'idea di giocare per vivere per lungo tempo, riduco la varianza praticando un ottimo bankroll management. Molti buoni giocatori sanno che dovrebbero fare così, ma credo che tanti giochino oltre le loro possibilità economiche. Qualcuno riesce a fare delle grosse vincite, però i più sono destinati ad andare broke prima o poi”.
L'ultimo anno trascorso da single ha permesso alla Lovgren di girare il mondo alla ricerca delle partite migliori per quanto concerne il cash game live.
“Ho deciso di sfruttare questa opportunità. La cosa bella del live è che l'abilità media è inferiore rispetto all'online, così come il ritmo è molto lento e il valore delle partite straordinariamente alto. Naturalmente mi piace ancora l'online. Non c'è niente di più conveniente che star seduti a casa con buoni snack, un bicchiere di vino e cliccare in pigiama!”.