Gordon Vayo: “Appena maggiorenne guadagnavo più dei miei genitori e andavo a scuola in BMW, poi in poche settimane persi un milione...”

 

E' una lunga strada quella che ha portato il 27enne Gordon Vayo fino al secondo posto nel Main Event WSOP, piazzamento che gli ha fruttato oltre 4.600.000 dollari
In una recente intervista al 'Time', rilasciata prima del final table, ha parlato dei suoi inizi col poker e di come abbia cominciato a far soldi con l'online già ai tempi dell'high school. 
“Ho sempre pensato che sarei diventato milionario grazie al poker – ha dichiarato Gordonavevo questa certezza già a 16 anni...”. 
Cominciò giovanissimo col gioco, in breve tempo ottenne abbastanza soldi da poter affittare un appartamento, viverci da solo e andare a scuola con una BMW fiammante. Cose del tutto inusuali per un ragazzino di 17 anni. 
In pratica guadagnava più degli stipendi annuali dei suoi genitori messi insieme. Tutto liscio? Certo che no. 
Ufficialmente a causa delle troppe assenze, venne infatti espulso da scuola e da quel momento, dunque, ebbe più tempo per dedicarsi a quella che era diventata una vera e propria professione. 
Dedicatosi al 100% al grinding, Vayo conobbe un periodo di badrun e in poche settimane perse qualcosa come un milione di dollari.  
Dopo le prime avvisaglie, non scese di limite ma si buttò disastrosamente negli high stakes, perdendo tutto quello che aveva accumulato. 
Senza più nulla, Gordon tornò a casa, non riprese la scuola, e continuò a far quello che gli riusciva meglio: grindare. 
Sostenuto economicamente da Cliff Josephy, tornò a vincere e in sei mesi recuperò quello che aveva precedentemente dilapidato. 
Fino al 2011 ha vinto una media di 250.000 dollari online all'anno, poi dopo il Black Friday, invece di lasciare gli Stati Uniti, si è concentrato sul live, che gli ha dato moltissime gioie: ha incassato oltre $6.200.000 ottenendo i risultati più significativi nel circuito WSOP
Riguardo al poker live ha dichiarato: “L'online è un gioco molto tecnico, è tutto basato sulla Game Theory. Dal vivo devi fare i conti con l’elemento umano. È molto più reattivo. E poi c’è il prestigio, che ottieni solo nei circuiti di poker live...”.
 

Seguici