
Set over set al final table del Main Event WSOP.
A tre left, quando il braccialetto è lì a un passo e il tasto fold un'utopia.
Eppure l'esperto Cliff Josephy, seppur con tanta difficoltà, avrebbe potuto mettere sotto quell'apparentemente vincente set di due.
Andiamo però con ordine e descriviamo la mano.
Blind 600k/1200k ante 200k. Josephy da bottone apre a 2500k, flatta Vayo da small blind e Nguyen si inventa una 3-bet con A-J off a 7700k, chiamata da entrambi gli avversari.
Tutti e tre, va detto, sono piuttosto deep: si va da 76 ai 100 blind.
Il flop è 3-K-2 raimbow. Vayo checka, Nguyen insiste con 9900k, ma gli altri due, chiaramente, oppongono resistenza. Il pot sale a oltre 53 milioni di chips.
A commentare la mano è Doug Polk, dunque un parere di assoluto rilievo: “Il flop ha regalato la classica situazione da cooler. Josephy è stato sfortunato, di solito quando con una coppia si setta si è buoni. Nguyen fa la solita puntata vicina alla cifra tonda e a Josephy conviene fare slowplay su un flop così dry. Vayo, avendo sempre flattato preflop, deve cercare di non essere face up. Mi piace la giocata di tutti, quindi”.
Il turn è il 4 di quadri, carta su cui si scatena l'inferno.