Conoscete tutti i ‘soprannomi’ delle carte? Eccoli! 4/4

 

La “Doyle Brunson”, la cadillac dei nomignoli.
Altro giro, altra corsa, l’ultima. 
Con questo articolo terminiamo l’approfondimento sui nomignoli che i giocatori più fantasiosi hanno affibbiato alle carte di Texas Hold’Em durante la sua ormai già lunga storia.
Con il pezzo precedente avevamo chiuso il capitolo sulle coppie ma, purtroppo, non sono sempre rose e fiori, la maggior parte delle volte il dealer ci farà recapitare delle carte che hanno bisogno di un piccolo aiuto da quelle comuni, o, altre volte ancora, in cui è necessario un miracolo o tanta, tanta bravura affinchè le facciamo apparire belle agli occhi del nostro avversario. 
 
 
ASSO-KAPPA
 
Partiamo da quello che è considerato il re dei nickname, la “Anna Kournikova” che, col tempo, è diventata una compagna fedele dei commenti al tavolo, ma in origine la simpatica similitudine era stata creata perché AK “looks good, but never wins”, bella ma non vince mai. 
Detta anche “Kalashnikov”, l’inventore dell’ AK-47, AssoKappa è stata ribattezzata in altri celebri modi, come “King Arthur”, dal nome del leggendario sire britannico, o “Mike Haven”, storico giocatore e pioniere dell’Hold’Em che, si narra, andò all in per due volte di seguito con questa mano prima ribaltando le sorti del suo heads up, poi vincendolo. 
Famosissima anche la dicitura “big slick”, o grossa macchia di petrolio, ad indicare una mano potenzialmente fortissima sulla quale si rischia di scivolare e perdere una fortuna.
 
KAPPA-DONNA
 
Se state giocando in un tavolo di Las Vegas e sentite parlare di “divorzio”, niente paura, probabilmente vi stanno per girare un Kappa-Donna sul tavolo; la cosiddetta “Ferdinand and Isabella”, reali di Spagna, ha anche un’accezione positiva se di cuori e, in questo caso, verrà apostrofata come “Valentine’s Day”. 
 
KAPPA-10 
 
Un paio di definizioni su una delle mani più affascinanti e difficili da giocare, sulla cui pronuncia gli americani non si sono proprio risparmiati. 
Katie”, a ricordare il pulitissimo “Key-Ti” è senza dubbio la più usata, ma non è male nemmeno “The Ken” a tagliare l’assonanza “Key-Ten”.
 
DONNA-JACK
 
Piena di fantasia l’abbreviazione “Quack” che prende spunto dalle prime e dalle ultime due lettere delle due carte da gioco, queen & jack, appunto, ma la definizione più bella rimane certamente la “Hawaii” perché, a detto di alcuni giocatori, se per un anno intero non giochi questa mano, risparmierai talmente tanti soldi da poterti permettere una vacanza alle Hawaii! 
 
 
JACK-10
 
L’allitterazione migliore assegnabile a questa mano è certamente “Justin Timberlake”, celeberrimo cantante statunitense di Memphis, ma anche il vecchio leone, ex capitano della nazionale inglese, John Terry, non gli è da meno. 
Magari, poi, vi ricorderete anche di “T.J. Hooker”, sergente di polizia protagonista della fortunata omonima serie trasmessa in Italia all’inizio degli anni ’80. 
 
10-2 
 
Non potevamo non chiudere questa lunghissima carrellata di soprannomi alle carte con quello più storico, quello che nell’immaginario collettivo rimane come uno dei doppi colpi più spettacolari di sempre, fatto da uno dei giocatori più amati di sempre. 
La “Doyle Brunson” permise a “Texas Dolly” di vincere ben due titoli WSOP nel 1976 e nel 1977
 

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