Da un paio d'anni si sono (quasi) perse le sue tracce, ma a breve Gus Hansen, soprannominato 'The Great Dane', potrebbe tornare a giocare qualche torneo.
Gus è stato intercettato dai colleghi di PokerNews lo scorso mese a Montecarlo, dove ha seguito il Big One Extravaganza, l'evento da un milione di buy-in.
“Ho fatto altro, pensato alla salute, sono stato anche a Las Vegas per un po' di cash game, ma adesso voglio tornare a fare qualche mtt. Voglio partecipare ad esempio all'Aussie Millions...”.
Nonostante il talento e una predisposizione a metterle in mezzo senza paura, Hansen online ha perso veramente tanti soldi e non ha problemi a parlare di ciò: “Non è un segreto, ma è una notizia ormai vecchia. Quando accade devi schiarirti le idee e fare altro. Resta il fatto che amo competere. Non giocherò più tanto quanto in passato, ma rimarrò comunque sempre nel gambling”.
Tornando a parlare del passato, del poker che fu, Gus ha ammesso che il livello negli ultimi anni si è alzato moltissimo, tanto che gli amatori del Big One Extravaganza, se venissero catapultati a 30 anni fa, sarebbero i migliori player al mondo, cosa tutt'altro che vera oggi.
“Prima giravano un sacco di soldi, con i giocatori sponsorizzati dalle room online che freerollavano ogni tipo di torneo. Con l'arrivo del Black Friday, invece, tutti sono diventati maggiormente conservativi. Negli ultimi dieci anni il livello si è letteralmente impennato, anche grazie al poker online, eppure non si è ancora raggiunto il top...”.
Il prossimo mese, probabilmente, lo vedremo a Las Vegas per una tappa del WPT, circuito che ama soprattutto per la struttura intelligente, senza troppe pause: “Si fanno otto ore di fila senza pausa cena, uno può mangiare o prima o dopo. La gente gioca due ore e ha bisogno di 15 minuti di break... che avrai mai fatto? Sei stato seduto due ore e sei esausto? E' una cosa che non ho mai capito dei tornei di poker!”.
Avrà perso un po' di smalto con le carte tra le mani, ma la lingua tagliente pare essere sempre la stessa...