L'amicizia tra Colman e Busquet nacque in chat: “Indovinavo le mani che aveva, ci azzeccavo e così decise di stakarmi...”



Nel poker oltre a grandi rivalità ci sono anche grandi amicizie, una di queste è tra Daniel Colman e Olivier Busquet, entrambi fenomeni degli heads up sit'n'go high stakes. 
Il modo in cui i due si sono conosciuti e hanno iniziato a legare, tra l'altro, è davvero particolare.
Riavvolgiamo dunque il nastro indietro a qualche anno fa quando Colman, appena 18enne, costruì un piccolo bankroll, senza curarsi troppo dei limiti da giocare, che dilapidò in brevissimo tempo. 
Broke e forse annoiato, ma con tanto talento da far sbocciare, Dan iniziò a seguire gli incontri di quello che poi sarebbe divenuto in futuro il suo coach: erano i tempi in cui Busquet sfidava anche i nostri Alfio Battisti e Dario Minieri
Colman scriveva in chat a Oliver senza ottenere attenzione, almeno finché non iniziò a digitare le mani che il campionissimo poteva avere. Azzeccandoci con una frequenza fuori dal comune. 
Allora Busquet rispose, vide il comunque buon grafico di Colman negli heads up sit'n'go (il disastro lo fece nel cash game) e la musica cambiò decisamente: “Dopo aver parlato e aver scoperto che ero broke, decise di coacharmi e stakarmi”. 
L'allievo, poi, ha in qualche modo superato il maestro, riuscendo a vincere qualcosa come 22 milioni di dollari in tornei live in appena un anno di 'fatica'. 
Il rapporto tra i due ha conosciuto tra l'altro anche una crisi, quando Dan e Oliver rivaleggiavano duramente negli hyperturbo da 5.000 dollari di buy-in.
Colman ha rivelato nell'intervista, poi, che probabilmente non si comporterebbe allo stesso modo del suo amico: “Non credo farei la stessa cosa che ha fatto Busquet con me con uno sconosciuto che mi scrive in chat...”. 
 
 

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