
Circa un mese fa, il 15 ottobre per l’esattezza, si è giocato a Montecarlo un evento che si proponeva di riproporre la mitica partita immortalata dal regista Martin Cambell nel ventunesimo capitolo della serie cinematografica di 007, Casino Royale, dove veniva rappresentato un tavolo di 10 giocatori che avevano pagato un fantomatico buy in da 10 milioni di dollari.
Nella realtà, tenutasi al Casino di Montecarlo, dei veri giocatori si sono riuniti per una partita dal costo di iscrizione di 1 milione di Euro, dando vita a una spettacolare tre giorni di poker che verrà ricordata come una tra le più ricche mai disputate in Europa.
Lo scenario che andiamo a rievocare si è tenuto verso la fine del Day 2 quando, a pochi passi dalla composizione del Tavolo Finale, si sta giocando il livello numero 15, 120.000/240.000 Ante 40.000.
I protagonisti della mano in questione sono Andrew Pantling che apre da cut off a 600.000 con 5 e 7 off e Alfred De Carolis che decide di difendere da Grande Buio con K e 6 a picche.
Il flop che accontenta entrambi, 5-4-2 con due picche, fa propendere il Big Blind per il check e origina la continuation bet a 725.000 di Pantling.
A questo punto, dopo qualche secondo di ragionamenti, De Carolis decide di chiamare, ma, non dichiarando la propria intenzione, mette sul piatto una cifra superiore al semplice call che gli vale l’imposizione da parte del floor man del minimo rilancio a 1,425 milioni.
La palla torna a Pantling che non ci pensa su tantissimo prima di dichiarare il suo all in per circa 4 milioni con top pair no kicker, seguito dal call di De Carolis in flush draw.
Le carte private dei due giocatori vengono messe face up al centro del tavolo e il dealer completa il board, facendo atterrare sul panno prima un 8 di fiori e poi un 7 di cuori che regala una pleonastica doppia coppia a Pantling, facendo scaturire una smorfia di disapprovazione sul volto di De Carolis che, pronto ad abbandonare il torneo, viene salvato da Voulgaris, un terzo giocatore, che esclama “Straight!”.
De Carolis riprende colore in viso e a sua volta urla uno “YES!” d’altri tempi che vale una fortunosa scala runner runner e uno stack di oltre 10 milioni che avrebbe dovuto metterlo al riparo da ogni sorpresa, tanto che da quel momento comincia a macinare gettoni che lo portano fino alla leadership con oltre 20 milioni.
Ma si sa, il diavolo fa le pentole e si dimentica i coperchi e De Carolis esce come bolla del Final Table non andando nemmeno a premio, premio che invece raggiunge Pantling, eliminato solo al sesto posto per 1,5 milioni di euro di premio.
A prescindere da come sia andata a finire resta un dubbio: se De Carolis non avesse effettuato l’errore di rilanciare al flop con quel flush draw a picche, secondo voi avrebbe messo al turn un eventuale all in di Pantling?
A voi la risposta!