"Per vincere a poker bisogna sapere quando fermarsi": ecco i consigli di Alec Torelli!



A chi non è successo di mandare in fumo un'intera sessione (o forse anche più d'una) semplicemente perché non si è stati in grado di 'quittare' nel momento più opportuno? Farsi le ossa nel poker non significa soltanto migliorare le proprie skill a livello di gioco, ma comprende in senso più ampio tutto ciò che può rivelarsi utile ad ottenere un buon risultato nel lungo periodo. 
Ecco quindi che l'autocontrollo gioca un ruolo fondamentale nell'economia del nostro andamento, tuttavia non è così semplice capire quando premere sull'acceleratore e quando, invece, prendersi una bella pausa. Il noto professionista italo-americano Alec Torelli sembra avere trovato una buona soluzione per aiutare gli amatori a mettere a freno il loro istinto suicida, pokeristicamente s'intende. In uno degli ultimi video pubblicati sul suo canale ufficiale Torelli elargisce cinque preziosi consigli per limitare le sbandate in corso d'opera: scopriamo insieme quali.
 
1.Stabilire le proprie priorità. 
 
In qualsiasi campo, per ottenere un buon risultato bisogna essere disposti a dare il 100% e il poker non fa certo eccezione. Progetti lasciati a metà, scadenze e impegni di qualsiasi natura possono rappresentare una vera e propria gabbia mentale per chi ambisce alla vittoria. Perciò è bene aver la testa libera da qualsiasi pensiero prima di sedersi ai tavoli in modo da focalizzarsi al massimo sul gioco. 
 
2.Stop win e stop loss.
 
Uno degli errori più comuni tra gli amatori è non darsi dei limiti. Il poker è un gioco in cui i conti si fanno a fine mese e non alla giornata. Per questo motivo è importante mettere dei paletti per avere sempre la situazione sotto controllo. Un cash gamer live in genere dovrebbe fissarsi uno stop loss/win che varia dalle 3 alle 5 poste a seconda del suo bankroll. Questo perché dopo esser incappati in un rush negativo è difficile esprimere il proprio A-game (in fondo non siamo dei robot) così come dopo una serie fortunata è probabile cadere nella trappola dell'overconfidence e commettere errori di altra natura. 
 
3.AAA cercasi A-game.
 
Una considerazione tanto banale quanto essenziale. Se siete coscienti di non essere in grado di dare il massimo in quella determinata sera, beh, forse è il caso di non schierarsi nemmeno. 
 
4.Bilanciare il gioco con gli impegni di tutti i giorni.
 
Il poker, come qualsiasi altra attività, deve integrarsi con gli altri impegni senza interferire con essi in modo negativo. E' una questione di buon senso: sarebbe come piazzare un letto matrimoniale in uno sgabuzzino. Qualsiasi cosa necessita del giusto spazio e dei giusti tempi e ogni volta che si prova a strafare, specialmente nel poker, le conseguenze potrebbero avere ripercussioni nelle sessioni passate e future, rovinando quanto di buono costruito prima d'ora.
 
Ecco il video nel quale Torelli spiega come comportarsi passo dopo passo:

 

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