Johnny Moss una vita da film –Prima parte-



Di personaggi particolari che gravitano intorno al mondo del poker sui quali sarebbe possibile girare un film di successo, è senza dubbio pieno il circuito e sarebbe fin troppo facile ricordare in questa sede i nomi di coloro che ancora oggi allietano le nostre serate di fronte a You Tube, ma quando i segreti delle star non erano a conoscenza del grande pubblico, era più facile passare alla storia per qualcosa di eclettico, fuori dal normale.
Johnny Moss è senza dubbio uno dei personaggi più affascinanti della vecchia guardia del poker, quella vecchia guardia nata e cresciuta senza Internet, senza il poker online, senza Skype e scam di cui oggi purtroppo sentiamo troppo spesso parlare. 
 
Unico nel suo genere per intelletto e capacità imprenditoriale, Moss fu uno dei padri fondatori delle World Series Of Poker delle quali vinse la prima edizione e, insieme a Stu Ungar, è ancora oggi unico vincitore di ben tre Main Event WSOP
 
Stiamo parlando di un’altra epoca, certo, quando gli iscritti a quegli eventi erano ovviamente infinitamente meno di quanti popolano il Main in questi anni, ma la vita di Moss è degna di menzione per un mucchio di altri motivi.
 
Moss nasce a Marshall, in Texas, nel 1907 e, esattamente come Doyle Brunson, grazie o a causa della sua provenienza, viene introdotto alla vita da gambler fin da bambino, quando, bazzicando tra un saloon e l’altro, prende coscienza che è meglio sfruttare quel tipo di conoscenze per fare soldi in modo pulito, piuttosto che ritrovarsi ad un certo punto della vita dal lato sbagliato della canna di una pistola pronta ad essere messa in uso.
 
Moss comincia la sua mitica carriera da pokerista di professione quando, dopo aver costruito un buon bankroll nel suo Texas, decide di cominciare a viaggiare intorno agli USA per poi incocciare l’allora leggenda del poker Nick “The Greek” Dandolos di cui si mormora negli ambienti pokeristici, essere riuscito nell’impresa di vincere e successivamente bruciare la bellezza di $500 dollari, qualcosa come $15 miliardi di dollari del nostro conio.
 
Le partite contro Dandolos venivano organizzate da Benny Binion all’ormai celeberrimo “Horseshoe” e duravano parecchi mesi durante i quali i due dormivano nei piani superiori dell’Hotel-Casino. 
 
Questi heads-up facevano da volano per l’economia dell’hotel stesso, tanto che ogni volta che veniva decisa una data per lo scontro, il Casino si riempiva per assistere a questa sorta di mattanza durante la quale “The Greek” faceva quasi sempre la fine del tonno, tanto che si calcola che Moss uscì da quelle partite con un profitto di circa 2 milioni di dollari, cifra, raggiunta la quale, fece esclamare a DandolosMr Moss, I have to let you go”, che suona più o meno così: “Signor Moss, a questo punto devo lasciarla andare”, una frase che rimarrà incastonata a caratteri cubitali negli annali del poker. 
 
-Continua- 
 

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