
Foldare K-K preflop è qualcosa di impensabile, in qualsiasi situazione ci si trovi, è vero.
Eppure Randy Lew, grinder online di lungo corso conosciuto col nickname 'nanonoko', ha analizzato coi colleghi di PokerNews una sua scelta, appunto fatta coi Re, rivedibile.
Siamo al Day 1A del Main Event delle Bahamas, torneo da 5.300$ cui si sono qualificati con pochi dollari molti dilettanti provenienti dall'online. Il field, dunque, è piuttosto soft.
Con 80.000 chips (stack iniziale 30.000), Lew apre 1.800 da UTG con K-K, callano un paio di giocatori, mentre il big blind opta per una 3-bet lunga a 7.300.
“Era un signore di una certa età, che fino a quel momento – ha spiegato Randy – aveva giocato abbastanza chiuso. Il suo raise era grande, ma non volevo callare per dare odds agli altri due. Così ho rilanciato, pronto a snappare un eventuale all-in”.
Lew sale a 16.300, ma succede quello che non si aspetta: l'avversario infatti piazza una mini 4-bet a 29.700.
“Si è lasciato dietro appena 21.000 o 22.000 chips. Ha gli assi e non vuole andare all-in, si limita al raise per stimolarmi a metterle...”.
Il pro si è convinto che potesse avere solo quella mano, infatti con Q-Q o A-K non avrebbe – secondo lui – fatto la stessa mossa.
Nonostante tutti i validi ragionamenti, Lew ha seguito il pensiero più classico: “Ho pensato che non si possono foldare i Re preflop, così ho pushato: lui ha snappato girando A-A. Ho perso 70.000 chips e sono stato eliminato poco dopo”.
Certo che non si sia trattato di un cooler, 'nanonoko' fa mea culpa poiché – a detta sua - ha avuto una mentalità da principiante: “Ho pensato solo a quanto fosse forte la mia mano e infoldabile. Però ragionando più a fondo, considerando la size, la mia read e il fatto che fosse la prima volta che 5-bettava, avrei dovuto foldare”.