In questi ultimi anni lo abbiamo visto spesso in grossi eventi live, senza conoscere molto il suo passato pokeristico.
Stiamo parlando del tedesco Christoph Vogelsang, classe 1985, che nel 2014 giunse terzo al Big One for One Drop incassando 4.480.000 dollari in un sol colpo alle WSOP.
Non tutti suoi quei soldi, infatti ammise di aver giocato quel torneo da 1.000.000 di dollari in gran parte stakato.
Ma è online, comunque, che Vogelsang ha macinato tante mani, facendosi strada nel cash game in una maniera davvero insolita. E neanche troppo consigliabile.
Basandosi su una gestione del bankroll senz'altro discutibile, Christoph iniziò facendo due versamenti di 10$ dollari l'uno e appena quattro settimane più tardi, aiutato da una run certamente invidiabile, arrivò incredibilmente a giocare tavoli 25$/50$ di no limit hold'em.
Da ragazzo intelligente qual è, ammise allora ai colleghi di Pokerlistings: “Penso di essere stato più fortunato del 99% degli altri giocatori”.
Ormai regular del cash game high stakes, nel 2013 era sempre presente ai tavoli in cui sedeva il 'benefattore' Paul Phua, di fatto fish che tutti i big hanno provato a demolire.
In appena due giorni di fatica, Vogelsang risultò tra i migliori del gruppo, con un profit che toccò 1.200.000 dollari.
Vinse anche un pot da oltre 300.000 dollari contro Doug Polk, col suo full che superò la doppia coppia dello statunitense.
Anche la sua carriera live iniziò col botto: il suo primo itm lo ottenne a Londra, chiudendo terzo ($620.000) nell'EPT Super High Roller da 50.000£ di buy-in.
Nella capitale britannica, tra l'altro, ha studiato alla prestigiosa London School of Economics.
Vogelsang è un cattolico praticante ed è convinto che la fede lo abbia aiutato nel poker: “Come cristiano tendi a essere ottimista, cosa che nel mio lavoro aiuta molto...”.