Bolla interminabile e 'scorretta' al WSOP Poker Players Championship: mani durate fino a 20 minuti per aspettare le eliminazioni agli altri tavoli!



E' uno dei tornei di punta delle 46esime World Series of Poker, con un field da urlo, eppure al Poker Players Championship da 50.000$ non sono mancate polemiche.

 

Questo evento è andato in archivio con la meritata vittoria di Mike Gorodinsky, bravo a battere in heads up Jean-Robert Bellande, ma quanto successo il giorno prima del final day, probabilmente, rimarrà negli annali e nella memoria di molti.

Quanto successo in fase bolla (12 gli in the money), quindi a 14 left, ha dell'incredibile, specialmente se si pensa che i protagonisti erano tutti professionisti, non dilettanti allo sbaraglio.

I tavoli erano da sei, dunque l'eliminazione di Giang al 15° posto ha dato vita a una situazione insolita: un tavolo da quattro (Mercier, Gorodinsky, Kelly e Monnette) e due da cinque (Ashton, Baker, Buchanan, Cassidy e Mosseri – Bellande, Racener, Sulsky, Klodnicki e Smith).

Apparentemente nulla di strano, se non fosse che l'azione, quasi immediatamente, è diventata lentissima nei due tavoli 5-handed, con mani che hanno raggiunto addirittura l'incredibile durata di 20 minuti!

Sono stati accusati di rallentare volutamente il gioco per facilitare le eliminazioni degli avversari il britannico Ashton, Buchanan, Cassidy e Racener, mentre Klodnicki si è reso autore di un fold sospetto, ai limiti del chip dumping.

Apre Racener a 40.000, 3-bet di Klodinicki a 100.000 e l'original raiser, prima di annunciare il push per 204.000, si è alzato per vedere lo svolgimento di una mano in corso nel tavolo accanto. Una volta risedutosi, poi, ha visto l'avversario gettare incredibilmente le carte nel muck, nonostante le odds lo 'costringessero' al call.

Accortisi di quanto stava succedendo a un passo da loro, Mercier, Monnette e Gorodinsky hanno cercato un aiuto da parte del tournament director Jack Effel che però, deludendo le aspettative dei tre, ha preferito prendere tempo per vedere come si sarebbe svolta l'azione nella successiva mezz'ora.

Un cooler a favore di Gorodinsky ha eliminato Monnette, che ha lasciato piuttosto contrariato la poker room, e la bolla, poi, verrebbe da dire finalmente, è scoppiata con l'uscita di Cassidy al 13esimo posto.

Questa 'patetica' situazione, determinatasi per il comportamento palesemente scorretto di alcuni dei partecipanti, non ha permesso di arrivare a tre left, come previsto a inizio giornata, bensì solo alla composizione ufficiale del final table, che è poi stato giocato e completato normalmente l'indomani.

Chissà che questo misfatto non porti a pensare in maniera concreta all'introduzione di uno 'shot-clock', utile per contrastare questo tipo di situazioni e, più in generale, a velocizzare il gioco in ogni fase del torneo.

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