Federico Butteroni compie l'impresa: il 25enne romano conquista il final table del Main Event WSOP! Torna a novembre per il braccialetto



Sono trascorsi cinque anni dall'ultima volta in cui un italiano ha raggiunto il tavolo finale del Main Event delle World Series of Poker.

 

 

Nel 2010 a farci sognare ci pensò il sardo Filippo Candio, che poi chiuse al quarto posto a novembre, mentre stavolta è toccato a un ragazzo romano di 25 anni, non troppo conosciuto, che a Las Vegas ha fatto spiccare una carriera finora non trascendentale.

 

Il suo nome è Federico Butteroni e tra qualche mese, seppur short (potrà contare su 12 blind), proverà a mettersi al polso quel braccialetto che vale oltre sette milioni e mezzo di dollari.

 

Quella che ha compiuto, comunque, è già un'impresa, perché il Day 7 è stata una vera e propria battaglia, sia di nervi che di carte. Ognuno dei partecipanti sapeva di giocarsi una chance forse irripetibile.

 

Le cose per il nostro si sono messe subito bene, è infatti riuscito a ottenere un vitale double-up con Q-Q contro A-K di un avversario. Sono usciti, poi, il campione WCOOP 2014 Fedor Holz, che si è messo molto in luce live negli ultimi tempi, e il suo connazionale Anton Morgenstern, il quale ha di nuovo buttato alle ortiche, come nel 2013, uno stack decisamente deep in late stage.

 

Dopo aver faticato un po' prima della pausa cena, per Butteroni il lungo break è stato importantissimo per ritrovare lo smalto necessario per ottenere il 'pass' da sogno per novembre.

 

Prima è andato rotto al turn con doppia coppia contro second pair del tedesco Turyansky, senza sgradevoli sorprese al river, poi con A-A si è trovato dalla parte giusta del cooler nei confronti di Guan, il quale ha girato per lo showdown Q-Q.

 

Il board qualche brivido lo ha dato, ma fortunatamente per noi le ultime due carte girate dal dealer sono state amiche.

 

All'undicesimo posto, poi, è uscito, visibilmente disperato, il canadese Daniel Negreanu, che ha condotto una mano piuttosto discutibile nei confronti del chipleader: ha difeso da corto con A-4 per poi check/pushare sul flop A high, trovando il call di McKeehen con gutshot e flush draw. L'americano ha potuto esultare al river grazie a una donna che gli ha dato la scala vincente.

 

Il sogno di Butteroni è diventato realtà quando si è materializzato al tavolo, tra il caldissimo chipleader McKeehen e Turyansky, il più classico dei coinflip: hanno girato rispettivamente, in uno scontato showdown preflop, Q-Q e A-K.

 

Il board 7-6-5-8-J, quindi, ha fatto diventare milionari i restanti nove giocatori. 

 

Questa, dunque, la situazione in chips dei November Niner:

·        Seat 1: Zvi Stern – 29.800.000

·        Seat 2: Pierre Neuville – 21.075.000

·        Seat 3: Joshua Beckley – 11.800.000

·        Seat 4: Max Steinberg – 20.200.000

·        Seat 5: Thomas Cannuli – 12.250.000

·        Seat 6: Joe McKeehen – 63.100.000

·        Seat 7: Patrick Chan – 6.225.000

·        Seat 8: Federico Butteroni – 6.200.000

·        Seat 9: Neil Blumenfield – 22.000.000

 

Adesso non ci resta che attendere l'8 novembre, quando verrà dato a Las Vegas lo shuffle up & deal più atteso dell'anno.

 

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