Omicidio Francesco Leccese, svolta nelle indagini: l'assassino ha confessato!

Lo scorso 18 novembre un ragazzo italiano di appena 21 anni, Francesco Leccese, venne rinvenuto morto nel suo appartamento di Birmingham, in cui viveva in affitto.

 

 

Il giovane, che si era trasferito in estate nella città britannica per lavorare come croupier presso il locale casinò Genting Chinatown (vantava già un contratto a tempo indeterminato), venne accoltellato e sin da subito i sospetti caddero sul coinquilino, anche lui nostro connazionale.

 

A quella terribile mattinata invernale, poi, sono seguiti lunghi mesi di silenzio, in cui le indagini non si sono comunque arrestate e gli inquirenti hanno fatto tutto il possibile per scoprire chi fosse l'autore di un delitto incomprensibile.




Novità sul caso - verrebbe da dire 'finalmente!' - sono arrivate in questi giorni, perché il 21enne sospettato Alberto Casiroli, da tempo detenuto, ha ammesso di esser stato lui a uccidere il ragazzo abruzzese.

 

Ancora nulla si sa, però, riguardo il movente, anche se l'assassino, sofferente di schizofrenia paranoide al momento dell'atto delittuoso, potrebbe beneficiare di una responsabilità limitata: a causa dei problemi psichici, appunto, sarebbe stato allora incapace di agire in modo razionale.

 

A far luce sullo stato mentale di Casiroli, comunque, dovrebbe venire in aiuto del giudice Paul Ferrer, che sta seguendo il caso, la perizia effettuata sul 20enne da parte di due psichiatri.

 

E' possibile, quindi, che entro la fine di luglio tutti i pezzi del complicato puzzle trovino la loro collocazione.

Poi verrà l'ora del processo che, stando a quanto è trapelato, non dovrebbe punire eccessivamente l'imputato, 'protetto' dall'incapacità di intendere e di volere al momento dell'uccisione.

 

 

Seguici